La città accessibile

UNA CITTÀ SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE O FORMALI PER I CITTADINI PIÙ IN DIFFICOLTÀ È IL CONTRARIO DI UNA CITTÀ FATTA DI OBBLIGHI E DIVIETI CONTRADDITTORI. LA CITTÀ DEVE ESSERE ACCESSIBILE. SEMPRE.

Abbiamo dato spazio alla riflessione sul tema dell’accessibilità intesa in senso fisico,sensoriale, cognitivo, culturale, economico,sociale.
Abbiamo avuto più di un’ occasione per conoscere esperienze condotte in diverse Città italiane e internazionali: Montreal, Graz, Copenaghen, Roma, Pesaro, Milano, Carrara, Bologna, Fabriano ed Alba. Ci siamo Confrontati con esperti e con persone che vivono le difficoltà di accessibilità giorno dopo giorno per approfondire quei fattori e le relative dinamiche che possono favorire o ostacolare la fruizione e la partecipazione delle istituzioni a programmare assieme ai cittadini quegli interventi necessari a rendere le città sempre meno inaccessibili ed i servizi sempre più alla portata dei cittadini con maggiori fragilità.

Abbiamo consegnato documentazioni, proposte ed atti in Consiglio a partire dal piano per la eliminazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche il cosiddetto Peba. Abbiamo tentato di mettere all’ordine del giorno della commissione per le pari opportunità questo importante e fondamentale argomento, una commissione che era stata congelata negli anni e che abbiamo fatto ripartire noi e che è stata ribloccata con la costituzione di un doppione voluto da uno degli assessori.

La città accessibile resta un sogno ancora lontano invece che essere, come dovrebbe, un obiettivo concreto della politica con una precisa road map da parte della istituzione. Purtroppo è un dato di fatto che senza cambiare qualcuno nei ruoli che contano avanti non si riesce ad andare.

Questo sarà sicuramente un argomento da affrontare e del quale chiedere conto ad entrambe le amministrazioni precedenti.

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