I DATI AIUTANO AD INQUADRARE MEGLIO I FENOMENI CHE PERÒ TUTTI GIÀ CONOSCONO.
In questa immagine c’è lo spaccato della spesa sociale dei comuni in relazione della disabilità, degli anziani e delle famiglie con figli numerosi.
I dati si riferiscono al 2015, e sono espressi in valori percentuali.
Nell’ambito della disabilità la regione più virtuosa è la Sardegna con il 46,5%.
La regione Umbria invece è penultima. PENULTIMA.
Il suo 17 % rispetto al dato nazionale del 25,4% è quasi incredibile, certamente si deve fare di più per i nostri cittadini più fragili che non devono essere lasciati indietro, e certamente deve essere trovato un maggior equilibrio nelle politiche di sostegno visto che anche per quanto riguarda gli anziani la nostra regione non si pone ai massimi.
La nostra portavoce Lucia Vergaglia attraverso numerosi interventi ha focalizzato l’attenzione sul tema dei diritti di chi soffre sia in termini di denuncia che in termini di proposta, anche su questioni annose come il piano di abbattimento delle barriere architettoniche e sul diritto alla accessibilità dei pubblici servizi. Tuttavia questo deve essere soltanto un punto di partenza per invertire la tendenza mettere in equilibrio la spesa sociale rifacendosi come Benchmark, cioè come punto di riferimento, alle migliori realtà dei territori europei senza però perdere quello spirito di comunità collaborativa che alcuni territori dimostrano di avere profondamente radicato. Ma i diritti restano tali anche dove il sostegno familiare e della comunità non arrivano e quindi dove è l’istituzione a dover prendere il carico più pesante, seguendo le scelte dei cittadini.
L’argomento è complesso ed abbraccia temi sociali, sanitari e specifiche situazioni e desideri personali. Ma si parte sicuramente da quei diritti ad avere una città che sia di servizio ed accessibile è pertanto un luogo nel quale i propri diritti, se si vuole, possono essere attivati ed oggi qui ad Orvieto e nella regione Umbria certamente non è così semplice.