L’UMBRIA HA LE PERCENTUALI DI VOTANTI PIÙ ALTE. BISOGNA AVERE RISPETTO PER LA GRANDE PARTECIPAZIONE E PER I RISULTATI.
La nostra regione ha dimostrato grande attaccamento al senso civico diventando la capofila della partecipazione elettorale. Con grande rispetto per il resto della nostra nazione va comunque riconosciuto questo piccolo primato. A Città di Castello una signora di 108 anni è andata al seggio a dare il buon esempio ad un resto d’Italia che non crede più nelle istituzioni e che pertanto, pur legittimamente, ha smesso di interessarsi della cosa pubblica.
Questa prima valutazione almeno in questa regione deve sgombrare il campo dagli equivoci relativi all’influenza dell’astensionismo sui risultati. Qui ci sono delle formazioni politiche che hanno avuto successo rispetto ai numeri molto inferiori che avevano nel passato e delle altre che non sono riuscite a capitalizzare l’immenso risultato ad esempio del voto del 4 marzo 2018. Questo va ammesso e vanno tratte le conseguenze della valutazione che con il voto hanno inteso dare i cittadini.
Anche dal punto di vista demografico il vedere tanti ragazzi
nuovamente interessati e presenti al momento della scelta elettorale non solo fa piacere ma dona una rinnovata speranza per il futuro. Una speranza anche la loro che non deve essere disattesa ignorando quelle istanze che stanno dimostrando di voler portare in Italia come in Europa.
Al tempo stesso mentre nel resto d’Europa in molti gruppi politici si sono fatti interpreti e portavoce di quelle istanze , su tutti i partiti Verdi i quali hanno in larga parte intercettato la sensibilità per l’ambiente delle nuove generazioni, qui in Italia coloro che avrebbero dovuto farsi carico di questa tematica si sono dimostrati più attenti a quei meccanismi regolatori che fanno burocrazia e non ecologia, più pronti al passo indietro per il “rispetto dei contratti economici” che non in prima linea per la salvaguardia di territori. Ben poche delle battaglie che si erano annunciate da quando si stava in opposizione sono state concretamente portate avanti e questo lo si sconta praticamente ovunque. Come me moltissimi attivisti per l’ambiente si sono visti mettere fuori dalle competizioni locali, ed alla domanda “cui prodest” , a chi giova mettere fuori i candidati ambientalisti, non è mai giunta nessuna risposta.
E non avere dal livello nazionale e regionale palesemente sostenuto le battaglie transnazionali come quella per il clima è apparso certamente come una presa di distanza dalle esigenze di questa nuova generazione. Una “leggerezza” che è stata introiettata appunto come distanza da questi temi.
Considerato il nuovo incremento di partecipazione da parte di questa generazione centennials voglio personalmente ringraziare tutti coloro che fin dalla più giovane età si informano e cercano di dare il proprio contributo alla società con il voto anche con l’attivismo.
Ora la politica deve cominciare a tributare il dovuto rispetto non solo al risultato delle Urne ma anche a significato delle scelte che sono state manifestate dai tanti votanti in questa regione è nel nostro territorio.
Io almeno la penso così.
Lucia Vergaglia

2 pensieri riguardo “Vergaglia (M5S Orvieto uscente). Bene l’affluenza, grande rispetto per gli elettori.”
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