Il Gruppo Consiliare del M5S Orvieto, in comunità d’intenti con l’impegno nazionale del M5S per la trasparenza economica ed amministrativa, interroga l’Amministrazione cittadina sui proventi delle multe stradali.
La destinazione della parte spettante al Comune delle sanzioni andrebbe, per buona pratica, indicata nel piano esecutivo di gestione (PEG) ma non solo per aggregati di spesa, caso sin troppo comune in Italia, ma espressa in termini pratici, attraverso la razionalizzazione in singoli progetti e determinate finalità aderenti alla sorgente particolare. In pratica è fin troppo facile dire che i proventi andranno in azioni volte alla “Sicurezza stradale”, occorre piuttosto indicare le specifiche iniziative e legarle ai luoghi dove avviene il maggior numero di infrazioni ed alla loro tipologia. Questo proprio per evitare che tali fonti economiche vengano trasformate in tappabuchi del bilancio ed i cittadini, anche i più diligenti, sottoposti ad ondate successive di ordinanze e divieti strumentali a render loro impossibile evitare d’essere multati.
La normativa vigente inoltre prevede che una relazione formale su queste scelte di spesa, ovvero una redicontazione dettagliata, venga inviata annualmente al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti per provvedere all’analisi ed alla sintesi delle necessità territoriali. Cioè ancora una volta individuiamo un documento “leva” a cui legare praticamente le richieste finanziarie presso enti sovracomunali. Chiediamo quindi all’Assessore Vincenti informazioni chiare e complete in tal senso ed invitiamo a renderle disponibili sul sito internet del Comune per la trasparenza che la cittadinanza di Orvieto merita.
Qui di seguito l’interrogazione:
OGGETTO: “chiarezza su destinazione soldi delle multe”
Premesso che
in base all’articolo 208 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, le entrate derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice stradale hanno una destinazione parzialmente vincolata;
Assunto che
la ratio di tale norma è quella non solo di destinare dei fondi a specifiche finalità inerenti soprattutto alla sicurezza stradale ma anche quella di limitare il ricorso a questo tipo di fondi, per loro natura aleatori, per coprire spese correnti. Per le stesse motivazioni anche l’articolo 142 comma 12-ter, destina completamente i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie rilevate con autovelox ad interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, nonché al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale affinché le sanzioni rispondano ad una logica di tutela della sicurezza stradale più che quella finanziaria;
preso atto
le disposizioni specifiche del suddetto articolo 142 del Codice della strada, riguardanti in particolare la ripartizione al 50 per cento tra accertatore ed proprietario dei proventi delle violazioni rilevate con autovelox (comma 12-bis), la destinazione di questi fondi (comma 12-ter), nonché le disposizioni in merito alla relazione (comma 12-quater) che gli enti locali devono inviare annualmente ai Ministeri sui proventi di tutte le sanzioni e sull’impiego dei fondi
In particolare
sui contenuti di detta relazione vi è circolare del Min. dell’interno del 24.12.2012 prot. 17909 specificante i contenuti:
a) modello di relazione;
b) modalità di trasmissione in via informatica di tale modello, nonché alle modalità di versamento dei proventi di cui al comma 12-bis dello stesso articolo 142;
c) modalità di collocazione ed uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo finalizzati al rilevamento a distanza della violazione del ripetuto articolo 142;
Pone formale interrogazione
alla S. V. chiedendo se il nostro Comune abbia adempiuto inviando la prescritta relazione sui proventi delle sanzioni ai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell’interno e, considerato che l’inadempienza si rileva anche ai fini del danno erariale, se, in caso di nostra inadempienza, vi sia notizia di eventuali segnalazioni inviate al procuratore regionale della Corte dei Conti a nostro carico;
se disponga di elementi su quanti siano, in sede di consuntivo, le risultanze destinate alle finalità previste dall’articolo 208 del Codice della strada;
se siano una quota inferiore al 50 per cento dei proventi spettanti e quale sia l’impatto, considerata l’influenza, seppur indiretta, che gli investimenti in manutenzione e miglioramento dell’infrastruttura stradale possono avere, sulla sinistrosità stradale e di conseguenza sul risparmio di costi sociali;
se il cittadino può disporre di dette informazioni in modo sintetico e chiaro, in forma aggregata e di dettaglio su apposita area consultabile del sito web del comune ovvero se è operativamente previsto che lo possa fare ed in tal caso il relativo cronoprogramma, budget, iter e responsabile del procedimento;
In attesa di un pronto riscontro l’occasione ci è gradita per augurare buon lavoro e porgere
Distinti Saluti
Cons. Avv. Lucia Vergaglia