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Orvieto Micromobilità. Una soluzione da valutare seriamente.

HOVERBOARD E SCOOTER ELETTRICI COL NUOVO CODICE DELLA STRADA VANNO “REGOLAMENTATI” DAI COMUNI.

Sulla micromobilità la palla è passata ai Comuni che possono aderire alla sperimentazione individuando porzioni specifiche del territorio nel quale cominciare a fare spazio a questo nuovo modo di muoversi con mezzi propri virgola condivisi o pubblici che hanno la caratteristica comune di essere micro , cioè di dimensioni ridotte Come è il caso degli scooter elettrici e degli hoverboard. A nostro avviso È una buona occasione anche per fare spazio a quelle nuove aziende e a quei nuovi tipi di turismo che ne fanno ampi usi nei centri storici di Borghi estesi come quello di Orvieto ed al tempo stesso di informare con apposita cartellonistica , prevenire e vietare questo stesso tipo di mobilità sulle strade a curve cieche come la via della Stazione oppure a scorrimento veloce come la complanare.

Ecco le parole di Danilo Toninelli piccola Ministro dei Trasporti in quota M5S:

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Meetup Orvieto, Umbria. Scegliete seguendo le stelle. (3/5 Trasporti)

LA TERZA DELLE 5 STELLE: TRASPORTI

“Le cinque stelle nel simbolo del Movimento rappresentano acqua, ambiente, trasporti, connettività e sviluppo.”

Mobilità pubblica e privata, dolce oppure motorizzata, viabilità locale e grandi direttrici, trasporto e ciclo di consegna delle merci , intermodalità, trasporto delle persone singole e Dimas virgola su gomma o su ferro. Prospettive future per il trasporto come ad esempio la consegna attraverso i droni.
Non c’è un ambito di questi nei quali non abbiamo fatto sentire la nostra voce e non c’è uno degli argomenti legati ai trasporti che non abbia visto un approfondimento sull’impatto delle scelte e delle tecnologie, che non sia stato valutato nella propria naturale durata del ciclo di vita.
Alcune delle nostre proposte dell’opposizione sono diventate poi parte della esperienza collettiva dei residenti e dei lavoratori orvietani come ad esempio la linea gratuita che circumnaviga il centro storico con un proprio autobus non destinato direttamente ai turisti. Anche il ritorno tra gli asset comunali del sistema di trasporto verticale della funicolare era una delle nostre proposte.
Ci sentiamo molto più affini a chi utilizza per il benessere collettivo dei cittadini orvietani e per riportare nelle casse comunali soldi che andrebbero ai privati amici degli amici quanto viene dalle tariffe legate all’universo variegato dei trasporti. La gestione ad esempio dei pubblici parcheggi e della funicolare così come la possibilità per i cittadini di utilizzare gratuitamente un servizio navetta che collega il parcheggio a lunga permanenza della ex caserma Piave sono solo degli esempi di un sistema più complesso. La nostra proposta di collegare direttamente l’aeroporto di Fiumicino alla nostra città attraverso il prolungamento del Fiumicino Express che arriva ad Orte ha invece valenza lavorativa e turistica, al tempo stesso l’impegno richiesto per tutte quelle iniziative contro l’inquinamento acustico dovuto al passaggio ferroviario rappresentano la capacità di abbracciare la complessità di un sistema che non si accontenta di un “ci vorrebbe un treno in più”.
Ovviamente non ci sentiamo affini a tutte quelle forze che credono che la privatizzazione sia la soluzione di ogni problema.
Anzi siamo certi che la privatizzazione abbia rappresentato qui in Italia non solo un moltiplicarsi dei costi ma anche una riduzione del livello minimo dei servizi a scapito della collettività ed a vantaggio di pochi super-ricchi.
Quindi al voto per quanto possibile saremo contro chi parla di privatizzazione nel campo della mobilità e dei trasporti.

In particolare sottolineiamo anche la nostra lontananza dai temi della moltiplicazione dei parcheggi al centro storico; siano essi nuove costruzioni multipiano come ipotizzato da qualche candidato oppure la ritrasformazione in parcheggio di importanti piazze pedonalizzate come quella del Duomo o quella del Popolo.
Nessuno di quelli che si presentano solo come noi ma occorre che si scelgono quelli che si impegnano almeno in larga parte sui temi che abbiamo portato.

Il decreto crescita per i comuni come Orvieto

OPERE DI EFFICENTAMENTO ENERGETICO E SVILUPPO SOSTENIBILE, CIOÈ LAVORO PROMOSSO DALLO STATO E RISPARMIO NELLE TASSE LOCALI. QUESTO È L’IMPATTO DIRETTO DEL DECRETO PER IL NOSTRO COMUNE.

Riduzione delle tasse locali, Questo è uno degli argomenti che in campagna elettorale sentirete ripetere maggiormente.

Ma come si ottiene un taglio delle tasse che non diventi un boomerang per i cittadini? Lucia Vergaglia (M5S Orvieto) lo spiega qui di seguito.

《La nostra proposta contiene anche le risorse finanziarie per dei lavori che possano ridurre nel tempo i costi comunali e quindi permettere l’abbassamento delle tasse e nel frattempo quegli stessi lavori si fanno con il contributo statale e cercando di ottemperare a quello che abbiamo voluto far scrivere nello Statuto comunale: favorire la massima occupazione.

Agire in maniera diversa e seguendo alcune delle peggiori pratiche del passato significa soprattutto trasformare in una trappola per i cittadini un relativo abbassamento dell’imposizione fiscale formale. Ad Orvieto ad esempio le tariffe e quelle altre imposizioni che hanno la forma regolamentare ed amministrativa diversa dalla tassazione hanno rappresentato di fatto un aumento della pressione economica in termini di esborso monetario per i nostri concittadini. Occorre quindi fare tesoro della capacità di intercettare i fondi che vengono dall’esterno delle Mura cittadine e farli fruttare in termini di servizi e prospettive di risparmio nei consumi e nelle manutenzioni, voci estremamente rilevanti per il nostro bilancio comunale. Il decreto crescita è un balzo in avanti in questo senso, non trarne dei vantaggi è semplicemente una stupidata. Saperne carne invece i vantaggi che portano risparmi sia nel breve che nel lungo periodo è invece la classica materia in cui è vincente una amministrazione a 5 stelle che non spreca i soldi pubblici in una complanare che non usa nessuno invece di fare manutenzione preventiva al sistema stradale rappezzato a macchia di leopardo per 4 anni e mezzo e ricoperto ad ogni elezione, ripeto a spese dei cittadini dimenticandosi al tempo stesso della mobilità dolce e di rimuovere le barriere architettoniche. Grazie quindi al ministro Fraccaro per la sua azione , se ne avremo possibilità ne faremo tesoro.》 Lucia VergagliaM5S Orvieto.

Qui di seguito l’intervento del ministro Fraccaro in relazione al Decreto crescita ed ai vantaggi per i comuni come Orvieto in Umbria.

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Orvieto. Arcone e dintorni

LA RUPE DEL CENTRO CITTADINO È CIRCONDATA DALLE LUCI DELLO SCALO E DI SFERRACAVALLO PER METÀ. MA DA PONTE DEL SOLE FINO A VIALE PRIMO MAGGIO DI NOTTE È AL BUIO.

Come quella metà opposta della luna la parte del circondario cittadino che non guarda in direzione dell’autostrada non è stata considerata degna di un piano illuminazione cittadino ed invece di averne cura la vediamo lasciata come le strade rurali, con la sola interruzione dell’area di servizio e del supermarket. Occorre certamente molto di più.

Non risulta necessaria la manutenzione ordinaria ed in qualche caso addirittura il rifacimento della sede stradale, ma occorre un vero e proprio progetto di riqualificazione Tenendo presente le peculiarità del territorio e la necessità della messa in sicurezza di alcuni incroci residenziali come ad esempio quello di Case Maggi o di Ponte del sole.

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Orvieto: mobilità tradita

STRADE DISSESTATE, LIMITI A 30 FUORI CITTÀ GIUSTIFICABILI SOLO PER CALMIERARE I COSTI ASSICURATIVI DEL COMUNE IN MANCANZA DI MANUTENZIONE, SERVIZI PUBBLICI INSUFFICIENTI…

Avete mai aspettato un autobus nelle strade che ruotano intorno ad Orvieto in Umbria. C’è una pensilina ogni 7/8 fermate, una illuminazione pubblica nella migliore delle ipotesi lacunosa su delle strade che manifestano la loro vita con le buche rattoppate con vari materiali in vari anni diversi che possono essere contate come gli anelli di un albero per farvi un idea del da quanto tempo manchi una gestione della manutenzione preventiva.

Forse non tutti sanno che esistono le assicurazioni primo rischio che sono quelle che assicurano le strade e che quindi intervengono quando un comune viene costretto a pagare i danni ai cittadini coinvolti in incidenti dovuti, appunto, alla mancata custodia della strada stessa. I premi sono rilevanti e certe volte gli amministratori decidono di porre dei limiti alla velocità in modo che

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Disagio e pressapochismo

ASSETTO STRADALE, DECORO URBANO E CURA DEL VERDE LASCIATI A METÀ. UN PAESAGGIO CITTADINO TRA IL DISAGIO DEI RESIDENTI ED IL PRESSAPOCHISMO DI CHI AMMINISTRA.

Fondi stradali sconnessi, cartelli fuori posto, Ceppi d’albero tagliati a metà e poi borberi di cemento ed altri ostacoli urbani disposti in modo discontinuo e, quantomeno apparentemente, irrazionale.

Un modo di lavorare da parte delle precedenti Amministrazioni, tutte, che sembra privilegiare il “sì più o meno così potrebbe anche andare bene”. Un metodo di fondo che non si riesce a riconoscere; il rigore e l’aderenza a degli standard ci saranno pure ma è come se fossero 100 standard diversi per ogni piazza o via della città di Orvieto, quindi è come se non ce ne fosse nessuno. Continua a leggere Disagio e pressapochismo

Sviluppo e viabilità

SVILUPPO, INDUSTRIA E CASELLO NORD POSSONO ESSERE UNA SOLUZIONE PIÙ ECONOMICA E SOSTENIBILE DELLE COMPLANARI.

Sulla destra di questa foto scorre la A1 autostrada del Sole ed al centro dell’immagine si sviluppano i distretti artigianali ed industriali di Orvieto in particolare, esattamente al centro dell’immagine, quello di Fontanelle di Bardano che immediatamente seguito dagli insediamenti di Ponte Giulio.

Ecco secondo noi il mancato sviluppo di questa parte del territorio e soprattutto della programmazione industriale è dovuto anche da una precisa difficoltà logistica a raggiungere le province più ricche del nord durante il primo turno di guida nel rispetto delle normative come limiti di velocità e durata appunto del turno di guida le quali, ci dicono, sono delle vere e proprie barriere per chi è costretto uscendo dai capannoni delle aree nelle immagini, a tornare prima indietro ad Orvieto Scalo passando per Sferracavallo e quindi impiegando quella mezz’oretta in più prima di passare davanti al proprio capannone e sottraendo quindi km importanti per raggiungere la Emilia Romagna oppure la Lombardia. Queste sono valutazioni che vanno concretamente messe sul piatto della Bilancia quando si deve ragionare in termini di sviluppo economico e pianificazione del territorio.
Ad esempio a fronte di questa situazione vi pare una risposta intelligente costruire una nuova strada complanare lunga molti chilometri, che consuma suolo utile ed affianca un fiume in una situazione idrogeologica di rischio continuo, quando probabilmente sarebbe bastato fare l’ingresso dell’autostrada(Casello Nord, situato al centro esatto d’Italia) con un impegno economico nettamente inferiore?

La domanda è, naturalmente, pleonastica e a nostra volta dobbiamo chiarire per i soliti che fanno finta di non capire che non vogliamo gettare il bambino con l’acqua sporca. Dalla complanare Infatti viene un risultato estremamente positivo e cioè quello del secondo ponte sul paglia , Ma viene anche un risultato non positivo che è quello dei terrapieni su cui è costruita la nuova strada che rappresentano un ulteriore possibile vulnus in caso di nuova crisi idrogeologica ed eventi climatici estremi.

“Piano regolatore e viabilità sono elementi che rappresentano la visione della città da parte delle diverse sensibilità politiche. Noi vogliamo avere una visione in prospettiva che permetta di attrarre investitori e residenti, di mantenere elevato Lo standard è la qualità della vita di chi viene a lavorare ad Orvieto e di chi ci vive e soprattutto il tema della sostenibilità c’è molto caro. In troppi invece navigando a vista non riescono a dare prospettive a cittadini ed imprese. Le conseguenze in termini di riduzione dei residenti e dei lavoratori, e della scomparsa delle Industrie sono sotto gli occhi di tutti.” Lucia Vergaglia, capogruppo M5S Orvieto

Ancora nessun passo avanti sui GuardRail Killer

I #GUARDRAILKILLER VANNO SOSTITUITI CON LE #BARRIERESALVAVITA. C’ERANO I FONDI MA NON SI E’ FATTO.

Ad Orvieto, in via della Stazione che nei mesi scorsi è stata oggetto di incidenti ripetuti, bisognerebbe pensare alla sostituzione dei guardrail con le barriere salvavita. Il M5S Orvieto è molto attento alla tematica della mobilità e ormai 3 anni fa veniva approvata dalla Commissione Trasporti della Camera una risoluzione del pentastellata (prima firma Michele Dell’Orco) che impegnava il Governo a rimuovere i GuardRail killer ed installare barriere ‘sicure’ anche per gli utenti della strada che utilizzano cicli, motocicli e scooters. La risoluzione fu votata da tutte le forze politiche.

Tantissimi cittadini ciclisti e motociclisti stanno segnalando queste barriere ghigliottina che in caso di caduta e scivolamento posso essere letali. E non solo via della Stazione, seguita a stretto giro dalla strada di Canale, dall’UmbroCasentinese ed i curvoni tra Colonnetta di Prodo ed Orvieto.

Il MoVimento orvietano ha (fino ad ora senza un esito positivo) chiesto al Sindaco, nella sua veste di ufficiale di stato responsabile della salute, ed all’assessorato competente alla viabilità di intervenire se intendano intervenire per questa operazione di messa dando attuazione, tra l’altro, alla legge 120 del 2010 come già richiesto in precedente interrogazione del M5S Orvieto del 21/10/2014 sulla destinazione delle multe per un miglioramento sostanziale della #SicurezzaStradale.

Splash guardrail killer

La nostra personale idea è di utilizzare proprio parte dei proventi delle multe per queste manutenzioni migliorative in attesa degli apposito fondi ministeriali, resta da vedere se chi ha responsabilità in capo alla sicurezza stradale sia disposto a fare altrettanto. In aggiunta a ciò chiediamo al Sindaco quali iniziative intenda invece prendere per la sicurezza specifica dei ciclisti e per rendere le nostre strade #bikefriendly, più amichevoli per gli affezionati delle due ruote.

M5S Orvieto, Fiato sul Collo nel rispetto per l’ambiente, per le regole della strada e per la vita.

Consiglio comunale 2 luglio 2018

TRA POCHI MINUTI INIZIA UN CONSIGLIO COMUNALE A TRAZIONE M5S. Iniziamo interrogando il sindaco sulle liste d’attesa nella sanità e sulla possibilità di intercettare la riforma che sta preparando il ministro Grillo grazie al lavoro della commissione del 2016. Poi ci sono una serie di altri atti tra cui alcuni Secondo noi molto rilevanti come la modifica del funzionamento del consiglio stesso con un nuovo regolamento che superi le vecchie logiche di moltiplicazione degli intermediari come accadeva con i consigli di zona e sia più orientato ad azioni di scopo ed aperto ad iniziative di democrazia partecipativa. Poi c’è il cambio dello Statuto cittadino cioè della principale fonte di diritto del nostro territorio garantita dal testo unico degli enti locali ed espressione della autonomia della nostra città. In pratica modifichiamo la Costituzione cittadina introducendo alcuni cambiamenti che vanno per esempio verso la trasparenza dove si parla chiaramente di accessibilità, streaming ed utilizzo delle piattaforme tecnologiche e poi, soprattutto, mettiamo in campo tra i principi di funzionamento del nostro comune il fatto che debba puntare alla massima occupazione è questo da un lato sgombra il campo dalla scusa che gli sportelli per il lavoro hanno sempre dato alle amministrazioni visto che sono gestiti dalle province, Ma dall’altro permette ad un comune che voglia attivamente impegnarsi ed intermediare tra ricerca ed offerta di lavoro ed accedere ai fondi delle politiche attive per l’occupazione di essere protagonista ed operativo, svincolato da eccessi anche qui di intermediazioni. Peraltro Questa è una proposta targata Movimento 5 stelle, presentata a novembre scorso in comune e condivisa anche da altre forze politiche. Poi ci occuperemo delle “questioncine” più vicine alla necessità giornaliera dei cittadini come ad esempio il rendere nuovamente attivo è disponibile l’elisuperficie per l’elisoccorso attualmente trasformata il parcheggio auto oppure quella de le problematiche degli aeroporti della Regione Umbria instaurando con l’aeroporto di Roma Fiumicino una linea ferroviaria diretta che eviti fastidiosi scali ad Orte e permette di scendere sotto il tempo delle due ore per fare 100 km. Infine quella che per i giornali e per le manovre che si sono fatte cercando di far cadere il comune deve essere davvero la madre di tutte le questioni: il ricorso al TAR contro l’espansione della discarica.

Il MoVimento 5 Stelle invita i cittadini a partecipare e ad interessarsi delle questioni che riguardano il proprio territorio e la propria vita.

Il CONSIGLIO inizia alle 9:00 a Palazzo Comunale, al secondo piano nella sala consiliare.

L’ordinanza di Schrodinger

Gli studenti delle superiori ed in particolare delle scuole scientifiche studiano il Bizzarro esperimento intellettuale del gatto di Schrodinger il quale Nella logica della meccanica quantistica sì assume essere contemporaneamente sia vivo che morto fintanto che è chiuso in una scatola con del veleno In pratica significa che fino a quando non si apre la scatola non si saprà Se il gatto è sopravvissuto all’esperimento oppure no.

La stessa cosa accade ad Orvieto con l’ordinanza neve che un giorno si spergiura non esserci e poi magari alle 3:00 del mattino si viene smentiti dalla prevedibilissima gelata notturna costringendo così le famiglie ad organizzarsi quando verso le 7:00 del mattino Il telefono squilla ed avverte delle modificate condizioni di fruizione dei servizi scolastici.

Ora che capisco le condizioni eccezionali ci sta ma a fronte di una tale prevedibilità magari da parte del sindaco invece che la rassicurazione che il giorno dopo sicuramente servizi scolastici saranno aperti andava comunque esortata la cautela della cittadinanza per organizzarsi in caso di eventuale chiusura dell’ultimo minuto visto che è la probabilità c’era ed era forte.

Non è successo nulla di grave e la prudenza di chiudere le scuole è stata Certamente opportuna Vista la giornata ma la cittadinanza non chiede certezze sul clima che non è nelle mani del sindaco pertanto non chiede rassicurazioni impossibili per cui a fronte di un tale quadro climatico la prossima volta esortiamo il primo cittadino a mostrare un ottimismo più cauto