IL TENTATIVO DI RILANCIO DEL CENTRO STUDI GIANNI RODARI È STATO FERMATO SENZA MOTIVO DALLA AMMINISTRAZIONE. NOI PERÒ NON CI ARRENDIAMO.
Abbiamo depositato proposta di rilancio non limitata ad Orvieto ma nazionale della figura di uno degli autori più amati d’Italia è più tradotti con le sue decine di pubblicazioni distribuite sui 5 continenti. Un personaggio che non si è fatto forte del suo essere italiano ma piuttosto ha reso un grande servizio al nostro paese diventando un punto di riferimento della pedagogia e della letteratura per l’infanzia internazionale. Si può ben dire che in questi anni una parte dell’educazione delle nuove generazioni è stata arricchita dei testi di Gianni Rodari e questo aggiunge valore all’Italia ed all’Europa. Il minimo che potremmo fare e che dovremmo fare e rilanciare il Centro studi a lui dedicato ad Orvieto e ricordarlo nel 2020 nel periodo del Centenario della sua nascita, dei 40 anni dalla sua morte e dei 50 anni dal premio Andersen per la letteratura per l’infanzia.
Forse abbiamo ecceduto in ottimismo provando a coinvolgere un’amministrazione che si è rivelata limitata e non volenterosa in un progetto dal respiro troppo ampio per gli orizzonti di Germani e company. Se avremo la possibilità faremo dal 2019 di questo limite un vantaggio
portando da Orvieto un progetto nazionale per la valorizzazione dell’autore in tutta Italia e parte dell’Europa. Lo faremo attraverso il sistema culturale del livello più alto e cercheremo di rigenerare quello cittadino vista la quasi decennale non partecipazione del livello locale evidentemente demotivato dal doversi confrontare con la sconfortante inerzia amministrativa e quindi impegnato a seguire altri percorsi.
Tuttavia va detto che le amministrazioni del passato ormai lontano erano estremamente più impegnate e la caratura culturale di Orvieto era misurabilmente superiore a quella di questi ultimi anni.