LA POLARIZZAZIONE POLITICA ORGANIZZATA VUOLE CHE SI SIA TUTTI PRO O CONTRO QUALCOSA E QUALCUNO. E COSÌ ANCHE IL FORTE MESSAGGIO AMBIENTALE DELLA GIOVANE GRETA THUNBERG PASSA IN SECONDO PIANO RISPETTO ALLE INUTILI ACCUSE DI ESSERE STRUMENTALIZZATA.
《Il saggio indica la Luna mentre lo sciocco guarda il dito ed il cinico si chiede chi lo manda. Questa è la condizione di un certo modo di intendere la società attuale e futura. Adesso nel tritacarne mediatico è finita la giovane Greta, che certamente ha avuto il merito di riportare al centro dell’agenda Internazionale anche la questione climatica e quella più in generale ecologista ed ambientale, tuttavia subisce il fuoco di sbarramento dovuto al fatto che della sua iniziativa si stanno fregiando anche i principali colpevoli dell’inerzia della politica. Le danno spazio, visibilità mediatica, la ringraziano mentre lei li insulta e gli dà degli incapaci ed al tempo stesso loro sorridono comprensivi. In fondo si tratta per i vari junker di un momento di catarsi pubblica per il quale un singolo atto di umiltà nei confronti di una sedicenne ed un gruppo di ragazzi serve a dire che anche loro hanno a cuore clima ed ambiente. E di fronte a questo, allo sfruttamento di una persona che è diventata un simbolo, la cosa più assurda che può succedere è l’accusare di connivenze la persona stessa, in questo caso la giovane Greta, ambasciatrice inattesa, viene costretta a portare pena.
Sarò controcorrente ma a me dispiace per chi l’attacca perché perde di vista l’occasione di riportare al centro campo qualcosa che nell’agenda delle istituzioni é talmente subordinata a discorsi come PIL e coperture da un lato ed è subordinata anche alla gerarchia culturale che vede altri tipi di istanze in vetta rispetto a questo che è un problema reale e non più incombente ma attuale.
Quindi se da un lato ammetto che sia vero che c’è un livello di sfruttamento che Greta più che governare subisce è anche bello che puntare il dito contro non si sa esattamente né etico, si tratta pur sempre di una ragazza minorenne virgola e neppure logico visto che quel dito bisognerebbe puntarlo appunto sui vari Junker. Non si deve mai invertire la logica dei fattori confondere chi viene sfruttato con lo sfruttatore. E visto che simboli equivalenti che riscontra lo l’attenzione dei nostri giovani in Italia non sono emersi oppure, come Beppe Grillo, a un certo punto si sono ritirati facendo un passo indietro quando davvero potevano rappresentare un momento di svolta, ben venga Greta nonostante il suo codazzo di scomodi ed ingombranti ammiratori. Coraggio.》
Lucia Vergaglia, consigliere M5S a fine mandato, madre che riconosce nella’ ambientalismo un valore.