Lettera aperta alla stampa del territorio

Si avvicina l’autunno ed una campagna elettorale formidabile in cui per la prima volta il Movimento Cinque Stelle, cioè quelli che spesso vengono, superficialmente o peggio con intento denigratorio, descritti come “grillini” o pentastellati  sono accreditati del possibile incarico di governo della Nazione. In tale contesto mi corre l’obbligo di ricordare alcuni elementi fondamentali che distinguono il Movimento dai cosiddetti meetup, cioè da quei raggruppamenti che in qualche caso danno vita ad attivismo concreto ed a proposte di amministrazione locale esprimendo, come nel mio caso, un programma e dei candidati certificati ed approvati dallo stesso Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento.

Per prima cosa i meetup, incluso quello a cui appartengo, da soli non sono ne rappresentano il Movimento 5 Stelle e non hanno il diritto di utilizzarne il logo, neppure in forma modificata. Lo stesso Grillo richiama quest’obbligo ricordando che si incorre in formale diffida con rischio di espulsione qualora non si ottemperi e lo si sfrutti millantando un inesistente credito ad esempio in eventi pubblici. Purtroppo nel passato ad Orvieto e dintorni è già accaduto ed ha influenzato il percorso elettorale locale, ad esempio, nella vicina Castel Giorgio, come possiamo dimostrare in ogni sede. Altrettanto per noi è dimostrabile che in questi giorni tale malcostume persista tuttora ed anzi si sia incrementato con incontri pubblici di critica alle scelte del M5S che possono essere scambiati per confronti interni al Movimento a causa dello sleale uso e spendita del nome di Beppe Grillo e del logo del Movimento. In questo senso io chiedo alle direzioni responsabili ed alle redazioni di non permettere confusioni: è lecito che i cittadini critichino una qualunque forza politica, ma è assolutamente ingiusto e scorretto passare notizie fuorvianti e contenuti tutti da verificare.

Dal 2014 inoltre nella “Lettera ai meetup” Roberto Fico ed Alessandro di Battista chiarirono un punto fondamentale: i meetup sono associazioni del territorio che agiscono sul territorio e per il territorio. Si mette fuori dal percorso quel gruppo che pretende di imporre un’agenda politica non sui temi locali o pretende di coprire un’area comprensiva di più territori.

Detto questo, occorre debitamente far presente ai cittadini e agli operatori, redattori e direttori editoriali della stampa locale, che appare impensabile l’esistenza stessa a favore del Movimento di un meetup dei “territori orvietani”, ed ancor meno pensabile il fatto che un meetup di un’altra regione cerchi una vetrina prestigiosa e concretamente operativa com’è quella di Orvieto per discutere della “Comunicazione del M5S”. La mia opinione è che questi siano spesso atti ostili al Movimento e fuorvianti da cui è doveroso prendere le distanze; nel nostro caso anche non solo dagli atti ma anche da chi li pone in essere mettendosi di fatto fuori dalla linea del Movimento, soprattutto in questa città dove l’azione degli attivisti e della sottoscritta hanno, forse,  guadagnato  rispetto e credibilità tali da dove essere necessariamente attaccati e lesi nella propria immagine da chi si vuole proporre come alternativa non si fida della propria capacità di competere e delle proprie qualità. Del resto era già successo in passato, in presenza degli stessi protagonisti orvietani, e sarebbe ingenuo non immaginare che potesse ripetersi. Adesso è chiaro e si gioca a carte scoperte,  pertanto devo ricordare che tocca a me la responsabilità e l’onore della rappresentanza del Movimento in questo territorio così come il dovere di farne rispettare le poche, semplici e chiarissime regole.

Lo faccio in piena trasparenza in questa lettera aperta alla stampa locale, così come nell’attività istituzionale ed, in qualche caso specifico, nella diffida formale contro chiunque abusi del diritto di critica politica quando è volta ad ingenerare dubbi su chi siano soggetti istituzionali di riferimento.  Questo anche e soprattutto a tutela di coloro che non sono attivisti od elettori del Movimento e che, legittimamente, osservano e giudicano la nostra azione svolta nelle istituzioni e al di fuori delle sedi pubbliche e non meritano certo di essere tratti in inganno. Bisogna per questo evitare in futuro che siano fraintendibili le iniziative in palese disaccordo con i principi basilari del Movimento, lasciando che possano essere scambiate per attivismo a favore del M5S e per questo, senza nulla di personale, va fatta la più completa informazione.

La portavoce Lucia Vergaglia

Da parte mia aggiungo una valutazione ulteriore dato che, a mio avviso, il nocciolo della questione è probabilmente più banale di quanto valga la pena approfondire; l’evento di Rimini, cioè la riunione nazionale Italia 5 Stelle, organizzato dal MoVimento si svolgerà tra pochi giorni ed un po’ di visibilità fosse anche solo  per relationem (e gratis) è un toccasana per chi non ha il coraggio di presentare apertamente, e lealmente, la propria proposta politica ai propri concittadini per poter confluire nel più ampio alveo di una forza che si ipotizza vincente.

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