Scherzi a parte in questi giorni di campagna elettorale ci si muove più che mai, e con entusiasmo.
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Cartolina da Italia 5 Stelle
GIAN ROBERTO POTEVA ASPETTARE ANCORA UN PO’ PRIMA DI SALIRE TRA LE SUE STELLE…

Ci sono. Ci sono poco dopo l’apertura, mi ritrovo una gigantografia di benvenuto e realizzo dentro di me un’ emozione che solo chi ha avuto oppure ha ancora un’autentica passione politica può comprendere ( eh sì, mi riferisco anche a tutti voi che ci insultate ogni giorno con una scorta sempre stracolma di epiteti sardonici e feroci o squallidamente snob ovvero “sine nobilitate“)
Siamo forza di governo, e Gian Roberto Casaleggio non c’è!
Ciò mi produce una gamma di svariate sensazioni che sono difficili da leggere e descrivere.
Innanzitutto una suggestione di melanconia gioiosa rievocando i momenti e le immagini di quando si è deciso di spiccare il volo nel sogno di un avveniristico mondo di democrazia partecipativa con la consapevolezza e la responsabilità di poterci essere con tutta una determinazione nuova di poter agire con accessibilità e non perché c’è qualche dominus ti prende sottobraccio, ti presenta ai pezzi grossi e ti fa fare carriera in un partito strutturato.
Utopia, forse, ma non doveva essere un ostacolo al provarci.
Un coinvolgimento che nasce e permane solo in virtù e nella misura di quanto impegno si decide di dedicare senza aspettarsi che vi possa essere una promozione sul campo se fai politica istituzionale in prima persona.
Insomma per esserci c’è la soddisfazione di fare le cose con autonomia e non per mettersi in vista con la pia speranza che qualcuno ti noti, ti apprezzi e ti porti avanti.
Lo fai solo se sei un visionario che auspica un futuro più decente ed affrontabile rispetto ai brandelli di speranza che hanno lasciato a questa generazione.
Ho provato una grandissima fierezza per tutto il cuore che ci abbiamo messo e desideriamo metterci ancora di più ora che serve tanta energia e lucidità per rimanere noi stessi.
Mi hanno stimolato, ma stavolta anche turbato le Mastodontiche Aspettative perché è sacrosanto che ci siano, ci pressino e restino incardinate nei principi fondamentali del Movimento 5 Stelle.
Però, ahimè gli anni sono trascorsi anche da un altro essenziale punto di vista:
ci vuole il fisico che evidentemente non è quello di tanti anni fa. 🤔😂
Sono dovuta rientrare prima del previsto.
Quest’anno, ero febbricitante e non ho potuto partecipare a pieno alla festa e soprattutto col rammarico di non aver potuto incontrare tante PERSONE che saluto con affetto in queste circostanze e magari dopo tempo dove ci siamo ” visti’ solo on line…
Peccato.
È vero che vi saranno tante altre edizioni ed occasioni, però peccato lo stesso.
p.s non vi taggo perché siamo tanti!!!
⭐⭐⭐⭐⭐
La risposta ai dubbi di un attivista.
Quella che segue è la risposta che ha dato Lucia Vergaglia del MoVimento 5 Stelle a fronte di polemiche ed illazioni rilanciate sui social con un certo grado di rosicamento da parte di chi non è riuscito dove lei sta riuscendo.
È più che legittimo avere dubbi e fare domande per approfondire , ci mancherebbe altro che così non fosse! Temo, difatti che la mia comunicazione, sia pur massiccia per impegno e continua esterna ed interna, su una decisione ponderata e valutata in tutte le sue implicazioni nelle cause e soprattutto negli effetti sul panorama politico ed immediato sui cittadini orvietani, sia risutata poco efficace.
Fermo restando, però che essendo in buona salute non c’è bisogno di fare una seduta spiritica per contattarmi e chiedere conto del mio operato. E nell’incarico che svolgo, come nella vita, di tutto ciò che è riconducibile alla mia responsabilità sono ben lieta di risponderne in prima persona in tutte le occasioni.
E vedi V******* S****** comunque l’accusa di essere passata al Pd è inevitabile dal momento che ad Orvieto ne esistono 2 dichiarati scissi e che sono su posizioni opposte: uno che vuole far fuori e l’altro che sostiene l’amministrazione. Mentre la destra evapora e si mette d’accordo con le segreterie di altri schieramenti per andare alle elezioni data l’inconcludenza dell’attività messa in campo in questi anni di insulsa protesta priva di contenuti si è ridotta ad invocare la destituzione per Alto Tradimento del sindaco per una scelta invece di competenza regionale ed in particolare dell’assessore Cecchini. Adesso che la Lega è al Governo molti cambiano residenza per trovare un posto al sole e fare proteste di piazza dove ci sono più organizzatori che partecipanti!
Ma su un atto che priva una città importante come Orvieto di Sindaco, Giunta e Consiglio non si può avere la viltà di astenersi per sfuggire alle critiche, alle pressioni e ai ( vani ) tentativi di condizionarmi. Non è da me, ma soprattutto non è da 5 Stelle e se permetti, non quello in cui tutti crediamo.
Chapeau Lucia, avanti così
STATUTO. LA NUOVA COSTITUZIONE COMUNALE
LAVORIAMO AL NUOVO STATUTO.
È un grande onore ma è anche un onore poter partecipare alle operazioni di scrittura del nuovo Statuto comune di Orvieto, Cioè in questi giorni stiamo partecipando alla scrittura della Costituzione cittadina . Non bastare una seduta di consiglio comunale per approvare un simile cambio delle regole fondamentali che oltre a introiettare le leggi dello stato, nel pieno della autonomia statutaria ed amministrativa del comune, pone anche la questione del come tali regole debbano essere utilizzate e quali obiettivi possibilmente ambiziosi debba porsi ogni amministrazione da questo momento in poi.
Come è stato già anticipato da Lucia Vergaglia, la portavoce del MoVimento 5 Stelle orvieto, uno dei primi passi sarà inserire all’interno dello Statuto gli obiettivi della massima occupazione e del diritto al lavoro per i cittadini orvietani. Sara Tuttavia necessario fare un’opera di adeguamento anche degli altri regolamenti e sistemi normativi per poter intercettare i fondi statali per le politiche attive e dell’occupazione oltre naturalmente alla tantissima ed importante però vista Europea dei cosiddetti Fondi diretti. Un altro elemento sarà la diffusione degli strumenti di democrazia partecipativa e la progressiva eliminazione dell’eccesso di rappresentanze e di organismi intermedi. Si tratterà quindi di un al balzo dalla politica dell’ assegnazione di ruoli e nomine per arrivare ad una città svecchiata nella sua burocrazia e che ambisce a trarre il meglio da questi nuovi tempi. Questo senza dover cambiare invece la natura e lo stile di vita di chi è cittadino o imprenditore qui ad Orvieto.
La natura di questo tipo di interventi normativi E tale da volere operazioni di lungo periodo che durano mesi e prevedono numerosi passaggi in un consiglio comunale nel quale la maggioranza e fluida ed in cui ci sono forze politiche che hanno già espresso pure troppo rancore. Quindi noi lavoriamo ma non garantiamo il risultato finale finché non potremmo, alle prossime elezioni, disporre di una maggioranza coesa al posto di un singolo per quanto capace consigliere.
Tuttavia andiamo avanti a testa alta e proveremo a portare a casa il risultato principale Cioè che il lavoro entri tra i diritti di cittadinanza qui ad Orvieto, E quindi che il comune Sì attivi con un proprio strumento operativo che abbiamo voluto chiamare sportello ed ufficio lavoro che metta in contatto i nostri giovani ed i nostri esperti con le aziende e proceda partecipazione ad i bandi sulla formazione ed a quelli sulle politiche attive del lavoro. E questo per noi è solo un primo passo.
A riveder le stelle
Contro l’allarmismo
In tanti si sperticano in azzardate ipotesi contro lo sfascismo che rappresenterebbe il contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega, ipotizzando cataclismi a non finire se si concretizzasse l’accordo con un governo nel pieno dei poteri. A loro dedichiamo questa risposta di una nostra attivista.
《Dedicata agli allarmisti (o cicciuvettoli) che dedicano post e paventano la “futura distruzione “ dell’Italia a causa del nascente governo Lega-M5S.
Stato dei fatti:
– Il debito al 132 del PIl c’è già;
– Il debito nei confronti dell’Eurosistema (Target2) da 400 miliardi c’è già;
– La necessità di una manovra per reperire 20 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA c’è già;
– Le pensioni da fame a settant’anni ci sono già ( oggi domani non sappiamo)
– Il 10% della popolazione in grave stato di deprivazione materiale c’è già
– La disoccupazione reale al 30% (ovvero al netto della menzogna che considera occupati coloro che fanno 1 ora di lavoro ogni 15 giorni) c’è già;
– I 200000 giovani (spesso provvisti di laurea, master e dottorati) che scappano dall’Italia ci sono già:
– Il calo demografico c’è già;
– Il collasso delle infrastrutture c’è già;
– La distruzione del welfare state c’è già;
– La distruzione della scuola e dell’università c’è già;
– Il collasso del sistema bancario c’è già;
– L’asse franco-tedesco che taglia fuori l’Italia dalle decisioni europee c’è già;
– Il problema della corruzione c’è già;
– la Sanità non esiste più, curarsi è un LUSSO per pochi… E potrei continuare fino a dopodomani. l’Italia è già distrutta. E ad averla distrutta sono stati quelli “bravi” (ed anche “tecnici” ) che hanno governato fino ad ora. Quando si subentra a governare le macerie ( vedi Roma per esempio) si può dire che non saranno in grado di ricostruire ma non di aver distrutto l’Italia perché sono stati bravi, fin troppo, quelli che , fino ad oggi, si sono fatti eleggere solo per salvaguardare i loro interessi》 Paola Laura D.C.
Aggiungiamo un punto da sottolineare basato sul sul Codice etico dei membri del governo:
“Nel governo non potranno esserci,condannati anche non definitivi per i reati previsti dalla legge Severino e per i reati di riciclaggio, autoriciclaggio e falso in bilancio. Ma l’esclusione è estesa anche a chi sa di essere indagato o a chi è imputato per reati gravi (mafia, corruzione, concussione), a chi appartiene alla massoneria o chi si trova in conflitto d’interessi con la materia oggetto di delega da ministro” .
Le coperture del “contratto” (parte 1)
Orvieto ad Italia 5 Stelle 2017
Anche quest’anno porteremo le questioni locali all’attenzione nel momento di incontro annuale del Movimento. Avremo ancora una volta un nostro spazio, come sempre autofinanziato con piccole donazioni, condiviso con i portavoce nella regione Umbria ed abbiamo già un’agenda fitta di impegni ed incontri.
Per noi è un momento importante in cui la nostra voce locale diventa più forte e può farsi sentire più lontano. L’anno scorso ci focalizzammo sulla questione, poi divenuta nazionale, del mercurio nel fiume Paglia. Una questione ambientale seria che va affrontata con impegno e concretezza, senza nascondersi dietro commissioni di studio e tavoli tecnici perchè l’inquinamento non aspetta. Da un lato quella iniziativa di denuncia, partecipata anche dai nostri rappresentanti più in vista come Luigi di Maio, ma dall’altro anche le iniziative di proposta, pro attive, dal rilancio del Centro Rodari in vista del centenario dell’autore legati al progetto di “Geografia della Fantasia” discusso anche con il sindaco di Orvieto che richiederanno la promozione di interventi nei consigli comunali di molte città italiane o gli incontri per la valorizzazione del lavoro degli italiani all’estero nati sulla base della Giornata europea del Riconoscimento proprio di quel lavoro tenutasi il 22 giugno 2016 che sono, per quanto nazionali od internazionali, tutte iniziative nate dal M5S Orvieto, dalla portavoce Lucia Vergaglia.
Oltre a questo ci furono i tanti contatti operativi con tantissime realtà articolando quella che sarà la rete di iniziative e competenze diffuse che precederanno ed affiancheranno, anche e soprattutto attraverso Rousseau, le proposte per Orvieto 2019 da contrapporre alla ricandidatura di Germani ed alle probabili decine di liste finto civiche e finto M5S (come già ad Orvieto è successo nel passato). Noi pensiamo che quest’anno che andiamo a competere per il governo della Nazione dobbiamo essere ancora più incisivi, più presenti come realtà territoriale che si senta parte attiva di uno Stato ed una comunità.
Naturalmente anche quest’anno abbiamo una tematica portante, una proposta forte, che sarà presentata sabato 23 alle 16 ma saremo anche a rispondere alle domande dei cittadini ed a fare scambio e formazione.
«Quello del risparmio tradito e della crisi del credito nell’orvietano è un tema troppo grande per essere affrontato localmente. Incontreremo Di Maio e gli altri candidati al governo perchè vengano ad Orvieto.» Lucia Vergaglia.
La tematica è quella del risparmio tradito, che per noi orvietani significa, come riportano le cronache di questi giorni, 86 milioni di euro sottratti dalla disponibilità della comunità e bloccati in titoli che per ora non si riescono a rivendere da parte dei legittimi risparmiatori ed investitori, e dalla disponibilità finanziaria e di cassa degli enti che hanno poi stretto i cordoni del credito alle ditte locali sia del commercio che dell’industria, molte delle quali non sono riuscite a sostenersi in queste nuove condizioni di minor disponibilità. Noi pensiamo che tale situazione debba diventare un problema nazionale da affrontare. Siamo in ventimila nel Comune, troppo pochi per poter affrontare una tale crisi con le nostre forze, e bisogna che ci sia un intervento nazionale, pertanto chiederemo che sia uno degli argomenti da trattare in questo periodo che anticipa il voto nazionale, chiederemo al nuovo candidato premier, Luigi di Maio o chi per lui, di venire ad Orvieto a parlare di questo specifico tema e di essere conseguente nel momento in cui, se l’elettorato vorrà, sarà al governo del Paese.
Orvieto ad Italia 5 Stelle 2016
Proprio bella, una grande esperienza. Lo Spazio Orvieto ha lavorato e creato occasioni di collaborazione tra realtà vicine o lontane ma con esigenze comuni. Noi come attivisti e, permettetecelo, come testimoni diretti di questa nuova idea politica per la quale si appiattisce la piramide e si incontrano le idee nell’agorà della rete, ci siamo goduti due giorni di confronti e di esperienze. Già perchè ci siamo visti di persona contrariamente a quella certa narrazione mainstream cerchi di dipingere il popolo a 5 stelle come una sorta di esercito filoguidato assolutamente rumoreggiante su internet ma spaesato nel mondo reale. Nossignori, una marea umana che a Palermo si sono trovati nei locali notturni, nei mercati, per le strade, nei musei, sugli autobus; insomma dappertutto. Ognuno normale e come ciascun individuo con la sua storia, le sue idee e già solo per questo a modo suo una persona speciale che vale la pena conoscere.
Da parte nostra siamo arrivati a Palermo con una idea precisa, tante proposte ed un modo di fare che qui ad Orvieto conoscono bene: Abbiamo incontrato TUTTI e parlato con TUTTI (ed abbiamo costretto a TUTTI di inviare la famosa cartolina).
Da questa esperienza scaturiranno altre iniziative ed eventi che porteranno un risvolto positivo al territorio e testimonieranno ancora una volta il livello dei cittadini normali come noi prestati all’attivismo sociale e la maturità della forza politica che ci permette di entrare davvero nelle istituzioni a portare la voce di chi la vita, quella vera e normale, la vive tutti i santi giorni.
Nuovo simbolo, maggiori responsabilità
Beppe Grillo lo aveva detto e lo fa, anzi lo ha fatto.
Era stato annunciato in quella che è stata una festa della condivisione e della partecipazione aperta: Italia a 5 Stelle, ad Imola. Durante un trascinante e coinvolgente intervento dal palco, davanti ad una folla composta da portavoce istituzionali senza giacca e cravatta, circondato dal sano entusiasmo degli organizzatori dei meetup sul territorio, i sostenitori, i simpatizzanti, i perplessi in quanto soliti osservatori della scena politica capaci di tediosi lamentii di rassegnazione e ai disfattisti scettici. Davanti alle televisioni e a giornali di mezzo mondo, con quella spontaneità che con insulsa denigrazione viene definita populismo: insomma davanti a tutti, proprio tutti ci comunicò che era giunto il momento di fare un “passo di lato” ed uscire dalla comunicazione in prima persona.
Quale differenza dagli ammuffiti congressi di partito Continua a leggere Nuovo simbolo, maggiori responsabilità
Sorpresa. I soldi ci sono ma non nel bilancio.
Ennesimo colpo di teatro nella vicenda del Bilancio comunale orvietano.
La discussione ed il documento si basano su fondi e trasferimenti come erano prima dell’approvazione del decreto enti locali. Ora Orvieto godrà di 215.000 euro circa di trasferimenti in più che non è possibile iscrivere a bilancio, soldi freschi la cui destinazione fuggirà al documento programmatico ed ai possibili emendamenti, che per legge vanno presentati molti giorni prima della discussione.
A questo punto il documento programmatico resta, come dicevamo, basato su cifre inesatte e quindi invotabile e la scelta di assumersi la rinegoziazione dei mutui quarantennale diviene un’autentica beffa per l’amministrazione.
Per noi questi soldi freschi nel limbo della burocrazia contabile invece sono la manna dal cielo perché possiamo cogliere le tante dichiarazioni di questa giornata favorevoli all’Europrogettazione di parte dei fondi e sulla scorta di quelle parole e dei trasferimenti economici chiedere per la destinazione d’uso di questi, nel rispetto del testo di legge, l’inclusione del capitolo dei Finanziamenti Europei. In pratica chiederemo che qualunque sia la scelta amministrativa d’impegno delle cifre, dalla bonifica dall’amianto alla riqualificazione urbana, se ne utilizzi parte per ricercare ed acquisire anche la contribuzione europea.
Questa iniziativa nasce in modo da rompere l’assurdo schema per il quale Orvieto è palesemente ferma con le quattro frecce mentre tutto il mondo va avanti. La natura di ente pubblico del Comune non è più italiana ma europea e con questa novità anche gli “espertissimi” di finanza locale del ‘900 devono fare i conti od estinguersi come i dinosauri, in questo Comune ne abbiamo più di qualche esempio ed è ora di voltare pagina.
«Presenteremo quindi un ordine del giorno nel quale chiederemo di riaprire la short list degli esperti di europrogettazione, di dividerla in due albi separati per i finanziamenti diretti ed indiretti, e di utilizzare le nuove leve finanziarie per attivare la capacità progettuale lasciando impregiudicata la podestà amministrativa delle scelte di Giunta. Sarà il banco di prova dell’amministrazione per scoprire se davvero ci credono nei propri mezzi e nella possibilità di lavorare e far lavorare o se piuttosto preferiscono ancora fare melina e non portare a casa alcun risultato. Oggi la scusa non c’è più, se verranno potranno e li sosterremo, ma se non vorranno non avranno alibi dietro cui nascondersi.» Gruppo consiliare M5S Orvieto