SE NON NEL 2014 AVESSIMO SCELTO DI NON PARTECIPARE PER IL RISCHIO DI FINIRE IN MINORANZA AVREMMO CERTAMENTE FATTO UNO SBAGLIO.
Siamo stati in consiglio comunale ad Orvieto compressi con il nostro unico voto tra la ex maggioranza (5 voti + tutte le cariche di garanzia) e la maggioranza (9 voti + il voto del Sindaco + tutti i ruoli e le cariche principali).
Un confronto talmente platealmente sproporzionato e tutti gli osservatori avevano giudicato come una situazione nella quale non avremmo potuto avere alcuna voce in capitolo, soprattutto se privi delle cariche di garanzia che dovrebbero essere date di base alla effettiva minoranza.
Invece con impegno ed abnegazione siamo riusciti a dettare una agenda politica ponendo questioni rilevanti
su tematiche fiscali (riscossione in house), del risparmio dei costi della pubblica amministrazione che hanno favorito l’uscita dal predissesto, un memorandum ambientale è articolato e complesso che va dal no inceneritori ad Orvieto Plastic Free, ponendo la questione dell’occupazione ad essere parte integrante delle Infrastrutture statutaria e regolatoria del comune di Orvieto, a dare il nome al nuovo ponte Pertini rendendo al tempo stesso Orvieto città per la Costituzione, facendo forzatamente arrivare il lavoro della Commissione di studio sulle liste d’attesa della sanità all’interno dell’assemblea legislativa regionale.
Una politica matura, concreta ed al tempi stesso radicalmente innovativa come nel caso della soluzione alternativa all’utilizzo delle ex caserma Piave. Abbiamo deciso di operare mettendo la struttura disposizione della Unione Europea per il trasferimento del Tribunale unificato dei brevetti. Oltre al pagamento annuale ci sarebbe il dotto formidabile ed i finanziamenti per le infrastrutture come quella dei treni ad Alta Velocità.
Siamo stati irremovibili poi nel sollevare quel velo di silenzio che copriva la questione della Cassa di Risparmio ed al tempo stesso favorendo iniziativa parlamentare a tutela degli sportelli della cariOrvieto. Attenti al rilancio delle Infrastrutture locali, abbiamo persino ridato voce a due istituzioni da tempo soppresse come il Centro Studi Gianni Rodari e la commissione Pari opportunità prevista dallo Statuto cittadino e questo insieme ad altre decine di tematiche.
Siamo addirittura riusciti ad impedire il rovesciamento del “palazzo” che sarebbe avvenuto attraverso una sfiducia strumentale per la quale si erano espressi pubblicamente il centro-destra e la segreteria del Partito Democratico, la nostra opposizione ha invece permesso al comune di opporsi al progetto di espansione della discarica, già approvata in Regione, impugnando gli atti presso il TAR e scusate se è poco.
Insomma per essere dei singoli costretti ai lati da qualcosa di stazza enormemente più imponente ci siamo difesi bene ed abbiamo messo a segno più di qualche colpo.
E se abbiamo potuto ottenere quei risultati raccolti nella relazione di fine mandato probabilmente lo si deve al valore ed all’impegno di chi ci si è speso in prima persona, a partire da Lucia Vergaglia.
Se volete approfondire iniziate da qui:
https://orvieto5stelle.com/2019/06/04/m5s-orvieto-umbria-relazione-di-fine-mandato-di-lucia-vergaglia/