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Il Microcredito ed il Sogno di Solomeo

IL MICROCREDITO ED IL SOGNO DI SOLOMEO.

Molti cittadini italiani hanno potuto dare vita ad una impresa grazie al microcredito dei 5 Stelle. Giustamente l’imprenditore del sogno di Solomeo secondo noi sarebbe stato un ottimo candidato, schierato nella partita del lavoro e del futuro della nostra regione Umbria. Il suo infatti è un esempio di come le opportunità ci siano e possano essere fatte proprie da chi ha talento e personalità.

É in questo senso che rivendichiamo di avere provato a mettere in luce il percorso del microcredito finanziato anche con gli stipendi dei parlamentari del M5S sin dal 2013. Attraverso questa strada si può tentare di mettersi in proprio e creare una impresa che sia basata sulle proprie personali peculiarità e caratteristiche di ricerca della qualità, del bello e del produttivo.
Anche per questo ha fatto bene a suo tempo quindi Luigi Di Maio ad incontrarlo ed avanzare una proposta innovativa in tempi non sospetti.
Per ora si va avanti con Vincenzo Bianconi ed a Brunello Cucinelli il ringraziamento per le belle parole e per l’incitamento ad andare avanti e, francamente, grande solidarietà per gli attacchi anche beceri che ha subito a causa di questo coinvolgimento.

A chi non conoscesse Brunello Cucinelli riportiamo questa breve biografia: è nato nel 1953 a Castel Rigone (Pg) da una famiglia contadina. Nel 1978 ha fondato una piccola impresa con l’idea di colorare il cashmere, coltivando fin dall’inizio il sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”. Nel 1982 Solomeo diventa l’oggetto dei suoi sogni e il grande laboratorio dei successi di imprenditore e umanista. Tre anni dopo, Cucinelli acquista il castello diroccato del borgo e ne fa la sede della sua azienda. Per adeguare le strutture produttive alla sua crescita, nel 2000 compra e riadatta vecchi opifici ai piedi del borgo. Si dedica con passione al restauro di Solomeo e alla costruzione di un Foro delle Arti dedicato alla cultura, alla bellezza e all’incontro. Nel 2013 Cucinelli presenta l’azienda alla Borsa di Milano. Nello stesso anno istituisce a Solomeo una Scuola di Arti e Mestieri. Per il suo capitalismo umanistico Cucinelli ha ricevuto molti riconoscimenti in Italia e all’estero, tra cui la nomina a Cavaliere del Lavoro, la laurea ad honorem in Filosofia ed Etica all’Università di Perugia, il Global Economy Prize del Kiel Institute for the World Economy e la nomina a Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana. Per Feltrinelli ha pubblicato Il sogno di Solomeo. La mia vita e la sfida del capitalismo umanistico (2018; cura di Massimo de Vico Fallani).

Il commento di Lucia Vergaglia (M5S), attualmente in corsa per la Regione Umbria.

«Quella di Cucinelli è una storia eccellente, non unica ma sicuramente straordinaria nei risultati, e rappresenta senza dubbio quelle peculiarità che rendono il nostro un paese fucina di esempi positivi. A molti nostri concittadini la sua storia potrà essere di ispirazione e motivazione, ma più prosaicamente dobbiamo ammettere che le opportunità in Italia in questi anni di crisi sono decisamente poche e che per la piena realizzazione della persona umana così come auspicata dalla Costituzione occorre che lo Stato, nelle sue più svariate articolazioni, rimuova gli ostacoli alla espressione dei talenti nel lavoro e della propensione alla imprenditorialità che, lo sappiamo bene, certamente non mancano.

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Orvieto respinge la massificazione

A CHI PROPONE TURISMO E COMMERCIO TUTTI UGUALI COME ALTRI BORGHI FOTOCOPIA NOI RISPONDIAMO CON IL VALORE DELLE TANTE DIFFERENZE.

Questo è uno dei punti di forza di Orvieto, lo è stato nel passato e lo è anche oggi. Quel Genius Loci che porta ad avere le strade con l’arredo urbano contemporaneo di Michelangeli piuttosto che quei negozi così diversi e particolari che il turista ne resta affascinato ed il cittadino sa di poter contare su qualcosa che nei centri commerciali non si trova. Non solo un grande passato ma una ricerca ed una sottolineatura delle proprie peculiarità che continua anche oggi.

La massificazione e l’omologazione qui vanno respinte al mittente. C’è rispetto per i grandi Marchi e le mode ma non si subiscono passivamente ed a queste non si oppone ma si propone ogni giorno qualcosa di nuovo è particolarmente ricercato.

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La Regione fanalino di coda

L’UMBRIA È LA REGIONE DEL CENTRO NORD MAGGIORMENTE IMPOVERITA.

E così mentre i soliti espertoni dell’analisi politica cercano di dare delle risposte e felpate a giustificare un risultato elettorale fatto di giustificata volontà di rinnovo, l’Istat ha diffuso il nuovo dato sulla povertà relativa e la situazione in Umbria è sempre più drammatica. Non solo con il 12,6% la nostra regione è ultima in tutto il centronord con un dato più che doppio rispetto alla vicina Toscana, ma per la prima volta il dato umbro è più alto della media nazionale. Continua a leggere La Regione fanalino di coda

Coworking dimenticato

LA STRANA STORIA DI UN PROGETTO DI COWORKING SENZA PROGETTO PRESENTATO PER FAR DISPETTO AL M5S – questa è una storia di impreparazione al cinismo ed eccesso di fiducia da parte del MoVimento 5 Stelle Orvieto che nel primo anno ha lasciato correre troppe volte in presenza dei colpi bassi dei partiti di maggioranza ed ex maggioranza. La storia è sin troppo semplice: durante le vacanze natalizie del 2014-2015, cioè nei primi sei mesi di attività consiliari di Lucia vergaglia, in risposta ad una domanda precisa del giornalista Lattanzi di La Nazione la capogruppo del Movimento ha risposto anticipando le prossime e successive iniziative tra le quali l’idea di utilizzare precisi spazi coinvolgendo precise risorse per attivare delle iniziative di coworking sulla scia di quelle che erano nate a Foligno in quello stesso periodo, anche se basate su un modello leggermente diverso, e questo uscì sul giornale. E così pochi giorni dopo fu depositata da parte di di una mozione speculare in cui si chiedeva da parte del consiglio comunale alla Giunta di Giuseppe Germani di attivare un non meglio precisato Orvieto co-Working Project. Noi chiedemmo conto naturalmente e per tutta risposta apparve per la prima volta La fantomatica compagine dei giovani democratici.

Diciamo fantomatica perché da allora, cioè da 3 anni e mezzo fa, non le abbiamo né visti né sentiti più e le loro opere ed opinioni non sono mai più venute alla cronaca cittadina in maniera così evidente da essere note e riportate dalla stampa locale, discussa i social oppure come in questo caso riportate in consiglio comunale. Eppure non sarebbe dovuto essere così per un semplice motivo:sono passati 3 anni e del Coworking project (pur approvato) nessuna traccia, ma loro che dovrebbero essere i più da allora di questo, come di altro, hanno taciuto.
Spiaggia perché gli unici che ci hanno perso sono quei giovani e fidati che non hanno potuto godere per questi tre anni dell’esperienza e dei vantaggi di un coworking territoriale ed al tempo stesso e il territorio che si è trovato privato della possibilità di sviluppare giovani e freschi energie che, se non assorbite da qualche privato , hanno dovuto comunque allontanarsi dal territorio.

Insomma l’ennesima occasione persa e, secondo noi, per una semplice questione di esercizio di un predominio territoriale cioè in pratica per fare un dispetto al Movimento 5 stelle agendo non per risolvere problemi concreti ma in maniera tribale.

Pronti al Microcredito?

Anche ad Orvieto siamo prontissimi, il microcredito aiuterà molti nostri concittadini con la propria impresa o sostenendo i progetti delle imprese in cui lavorano.

microcredito ci siamo

Pronti? E’ ormai questione di ore per il giorno fatidico!
Mercoledì 27 Maggio il Ministero dello Sviluppo Economico lancerà la procedura che dà il via al Fondo per il microcredito di Stato. Potrete in quel momento prenotare i vostri fondi sul sito

www.fondidigaranzia.it

Tenetelo d’occhio!

Compilare la domanda che troverete sul web servirà a bloccare il credito. La prenotazione sarà valida per  i cinque giorni lavorativi successivi, entro i quali il richiedente dovrà presentare la propria idea imprenditoriale al soggetto finanziatore (ci si può far aiutare dai consulenti del lavoro per una prima indicazione). L’intermediario avrà poi 60 giorni di tempo per concludere la pratica.

Trovate sia l’elenco dei Consulenti del Lavoro sia i soggetti finanziatori convenzionati sul sito:

www.microcredito5stelle.it

In bocca al lupo per la vostra impresa!

QSV 2014: Chi l’ha visto?

Non c’è nulla da aggiungere,

chi-lha-visto-logoIeri al QSV noi c’eravamo, noi ad Orvieto ci siamo sempre, siamo sempre disponibili e sulla sede c’è anche il numero di telefono in bella vista. I tanti che hanno fatto polemica con noi invece no, non c’erano. L’appuntamento è già stato disatteso e non da noi.

No problem, noi seguiremo il programma elettorale e restiamo a disposizione delle esigenze nuove che si manifesteranno.

Suggeriamo a tutti i cittadini di continuare a seguire le iniziative propositive del Comune e, per quanto ci riguarda, del M5S. Non esiste, sia ben chiaro, che qualche capobastone od ex governante si permetta di mettere le parole in bocca a chi giustamente protesta per la crisi,  accusando proprio noi di non esserci stati.

La differenza tra noi e loro è proprio questa: noi non entreremo mai nei negozi, nelle coop, nei sindacati o nelle categorie professionali e d’impresa per aizzare e veicolare scontento e rabbia. Noi chiediamo partecipazione, interesse della vita cittadina.

Tutto qui.

PS
Per l’andamento delle festività natalizie tireremo la somma a metà gennaio, numeri alla mano e procederemo subito, con chi avrà partecipato, a sviluppare le proposte per l’inverno 2015, a cominciare da quelle natalizie immaginando sia uno scenario con che uno senza Umbria Jazz Winter… non si sa mai.

 

Noi che guardiamo al futuro…

Gli Italiani (noi) sono sempre stati famosi per fare molto con poco, e quel molto di gran qualità e con stile inimitabile. Gli orvietani (noi) sono un popolo dalla storia lunghissima che per tignosa caparbietà ha sempre superato ogni prova. Quelli del M5S (noi) sono gente che ha tanto da imparare, ha imparato tanto, sa che imparerà ancora ma nel frattempo si da da fare in un mondo dove tutti stanno mollando, dove tutti si arrendono e mettono la testa sotto la sabbia. Noi stiamo a testa alta, consapevoli dei problemi dell’oggi ma con lo sguardo diritto nel domani.imparareOggi il mito delle grandi produzioni, sponsorizzato tutt’ora dai sindacati e da certa industria che vivono di cassa integrazione e potere sulla falsa rappresentazione sociale del “proletariato” o peggio della “classe operaia”, è finalmente impoloso. Le aree industriali prive di visione e capacità di stare al passo, di fare molto e di qualità piuttosto che troppo e di basso livello, sono dei deserti postatomici, da film di zombies. Ed i distretti residenziali e commerciali, ed i loro indotti, che le circondavano sono alla canna del gas.

Il MoVimento 5 Stelle ha portato una gran quantità di proposte orientate allo sviluppo, e prima ancora molte proposte di decrescita atte a scongiurare l’imminente crisi; proposte inascoltate ed inesorabile, alla fine, la crisi è arrivata. Qui ad Orvieto, tra chi spera in interventi statali, chi spera in un nuovo protezionismo ed intanto non contingenta le produzioni, chi prega per un puro protezionismo economico col ritorno alla lira (tutto da guadagnare per i turisti) e chi, richiamando le istanze di rinnovamento incarnate dai cittadini a 5 stelle, propone, invece di guardare al futuro, sciocche “comuni agricole” e “barattopoli” in stile new age, noi del MoVimento 5 Stelle lavoriamo per il futuro.

Ferme restando le ambizioni di rinnovamento nazionale legate al programma del 2013 oggi, ed ora, pensiamo ai nostri territori.

Qui ad Orvieto abbiamo la forza e la potenzialità per dare vita ad una comunità economica che dia lavoro di qualità, che permetta di fare impresa con stile e capacità italiane, tigna e caparbietà tipicamente orvietane e spirito giovane, orientato all’innovazione, alla bellezza ed a quel contagio tra i linguaggi che è tipico delle dinamiche di queste generazioni.

Presenteremo quindi una serie di soluzioni che guardino al periodo 2014-2019 come laboratorio di arte, cultura, scienza, tecnica, impresa e coraggio… si coraggio, quello che è mancato nella società dei tagli, nell’Italia delle tasse e nell’Europa delle burocrazie.

Chi ci ha descritti come dei no global fuori tempo massimo o non ci ha capito niente o è in malafede.

Nasciamo dalla rete e dal basso, per uscire da questo buio, per tornare a guardare alle stelle.

Silvio Torre, Orvieto