La nostra portavoce Lucia Vergaglia, che oltre ad essere avvocato collabora con le cattedre di diritto dell’UE e diritto pubblico all’Università di Napoli, è da poco tornata dal Lussemburgo dall’alta Corte che ha il compito di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione europea. In questi giorni dedicati al referendum non c’era ancora stato il tempo di pubblicare un resoconto.
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Archivi giornalieri: 5 dicembre 2016
Perde l’arroganza, vince la partecipazione.
Se ne diranno molte, si dirà che ha vinto la realtà sulla narrazione renziana, vince la voglia di riscatto dei giovani, vince la sinistra, vince la destra, vince il populismo, i grillini…
La verità è che si tornati a votare dopo l’ennesimo governo ad interim, dopo gli scempi di quelli bravi come Monti e la sua legge Fornero, dopo Letta sotto cui si è letteralmente svenduta la Banca d’Italia e dopo il sorridente giovine Renzi che ha esautorato il diritto dei lavoratori dallo Statuto dei lavoratori, che ha comprato aereoplanini per se e per guerre d’attacco, con soldi che servivano ad altro ed ha reso inefficace il referendum sull’Acqua pubblica.
Da Monti a Letta a Renzi sono anni che con arroganza ci impedivano di dire la nostra andando al voto e rispettandolo.
E quando si è tornati al voto quelli che “vogliono bene ai cittadini” e cioè banchieri, capi di stati imperialisti, ricchi e potenti in genere, accademici tutti con lo stesso cognome e potenti in genere hanno detto la loro con la loro prosopopea ed arroganza e, crediamo giustamente, le persone si sono fatte delle domande e da cittadini con la libera espressione democratica hanno dato la propria risposta in modo chiaro. Continua a leggere Perde l’arroganza, vince la partecipazione.