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Emergenza coronavirus e didattica a distanza

Sulla didattica a distanza è intervenuto il Ministero con alcune indicazioni contenute nella nota n. 279 dell’08 marzo 2020

La riassumo in breve: bisogna evitare di fare didattica limitandosi a dare i compiti da fare a casa ed invece bisogna prediligere altre modalità di presenza diffusa della istituzione scolastica (registrazione e trasmissione on-line delle lezioni, utilizzo di piattaforme specifiche). Concordo pienamente con questa impostazione e voglio chiedere a mia volta che si dia seguito a queste richieste e quindi a mantenere la continuità del rapporto tra insegnanti e studenti, che tuttavia non deve essere una semplice replica delle attività della classe ma può e, secondo La sottoscritta, deve fare tesoro degli innovativi strumenti messi a disposizione per il lavoro in condivisione e, perché no, cogliere questa infausta occasione per metterci alla prova e sperimentare anche formule di didattica innovativa. Dando al tempo stesso una dimostrazione di rigore istituzionale esemplare ma anche di coraggio e volontà di progresso. E di questo sicuramente ne parleremo molto nei prossimi giorni.

Riporto qui di seguito il testo della circolare inviata dal ministero.

“Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza.

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Le belle storie dell’ Impact Journalism Day

Il 16 giugno è la giornata in cui diverse testate tutto il mondo per una volta pubblicheranno delle belle storie di cambiamento in positivo della società. È l’Impact Journalism Day e rappresenta un momento di coscienza collettiva della stampa in cui il vecchio adagio del giornalisti ogni cattiva notizia e una buona notizia viene messo in secondo piano rispetto alla grandissima capacità e pervasività che a tutt’ora la stampa di diffondere anche cultura e buone pratiche positive, non solo gossip, politica, cronaca, e quella morbosità capziosa di cui alcune testate hanno fatto un bello proprio vanto. Quindi cogliamo positivamente questa giornata e diamo sostegno a questa bella iniziativa rilanciando la nostra volta come spesso abbiamo fatto qui sul blog la necessità di diffondere ciò che è positivo e che può cambiare in meglio la vita cittadina e del territorio. Buona giornata.

FactChecking Day 2017

Tempo fa come Movimento 5 Stelle della città di Orvieto proponemmo di promuovere la formazione, il pensiero e  la cultura logico scientifica. Lo facemmo a cavallo di alcuni eventi importanti come la nascita di Boole, che diede origine allo studio delle relazioni logiche che è alla base dell’odierna programmazione informatica ed alla impressionante capacità d’elaborazione dei dati del cloud computing, e l’anniversario della pubblicazione della Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein, che ha cambiato per sempre l’impostazione classica dello studio delle leggi della fisica, e con essa la scienza e la tecnologia degli ultimi cento anni. E lo facemmo sulla scorta dei gravi dati sull’analfabetismo funzionale in Italia.

Splash M5S odg scienzaQuell’atto di indirizzo politico si basava soprattutto sull’esperienza del 2014 che fu portata nel Manifesto di Orvieto che puntava all’istituzione di un’Authority indipendente, sul modello della Royal Society o della National Science Foundation che, con la necessaria autorevolezza, abbia il compito d’illustrare ai media, ai politici e agli interlocutori delle agorà pubbliche, come la scuola, lo stato dell’arte su determinate questioni scientifiche dato che è molto pericoloso lasciare il vuoto attuale. Insomma Fact Checking, analisi delle fonti ed approfondimenti erano alla base della nostra proposta che incentivava in vari modi la crescita anche nella cultura logico scientifica degli individui di questa città. Quell’atto fu respinto, e naturalmente in malo modo e non senza una certa prosopopea radicalchic da parte Pd.

Oggi nella giornata dedicata al Fact Checking vogliamo ricordare le parole con cui Lucia Vergaglia, la portavoce del M5S di Orvieto intese presentarlo.

«Spesso si parla di innovazione, ricerca e di nuovi modi per affrontare e risolvere definitivamente vecchi problemi che parevano insuperabili. E questo andrebbe anche bene se non fosse che a volte si prescinde da quell’essenziale insegnamento della storia che ci dice che lo studio ed un clima aperto che favorisca la scienza permettono effettivamente quei salti di qualità, quei progressi che segnano le epoche. Accadde nell’Ellade, nel Rinascimento, nel secolo dei lumi e della conseguente rivoluzione industriale, sta accadendo adesso nell’era dell’informazione dove scoperte ed innovazioni sono all’ordine del giorno, meno visibili dei viaggi spaziali del secolo scorso ma enormemente d’impatto tanto darli per scontato nella quotidianità. Come gruppo consiliare proponiamo alla comunità orvietana di non restare in disparte ed essere anzi parte attiva del clima propositivo che punti a favorire anche qui la crescita dei talenti e delle imprese innovative locali, la ricerca e premi i risultati. E’ una scelta puramente politica, nel senso più elevato del termine, una scelta di lungimiranza che potrà dare i sui frutti nel tempo e che non pregiudica le vocazioni di un territorio ma, anzi, potrebbe creare quelle sinergie tra tradizione e innovazione che a parole tutti auspicano. In tale senso proponiamo che sia il Comune a farsi latore del messaggio di promozione e valorizzazione della formazione, della cultura e, più in generale, del pensiero logico e scientifico e pertanto ne facciamo con una discussione pubblica al fine di rendere edotta la cittadinanza circa questa tangibile apertura verso questa fondamentale branca del sapere. Ancora una volta come per altri e differenti tematiche riteniamo che l’azione di proposta politica sia determinante e debba segnare una profonda differenza verso l’atteggiamento puramente lezioso che troppe volte si è visto negli anni, frustrando aspettative e competenze, e di certo concausa delle troppe fughe di cervelli del nostro Paese. Relegare in questi ambiti alla pura volontà d’iniziativa dei singoli è stata una mentalità purtroppo dimostratasi controproducente  ed, ahinoi, fallimentare e dobbiamo fare tesoro anche dell’esperienza degli sbagli del passato creando un percorso possibile d’uscita, di crescita e di sviluppo. Adriano Olivetti in un periodo di fermento inseguiva il progetto di una sintesi creativa tra cultura tecnico-scientifica e cultura umanistica, oggi le moderne aziende innovative, soprattutto quelle di successo, hanno fatto proprio quell’approccio ma, secondo noi, è nelle comunità che queste iniziative rendono un territorio più ricco e maggiormente libero di lasciar esprimere i propri talenti, di premiarli e valorizzarli.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto

 

 

Lucia Vergaglia alla Corte Europea di Giustizia

La nostra portavoce Lucia Vergaglia, che oltre ad essere avvocato collabora con le cattedre di diritto dell’UE e diritto pubblico all’Università di Napoli, è da poco tornata dal Lussemburgo dall’alta Corte che ha il compito di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione europea. In questi giorni dedicati al referendum non c’era ancora stato il tempo di pubblicare un resoconto.
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Lettera aperta per non perdere il treno dell’innovazione

In occasione dell’importante scoperta scientifica che conferma la Relatività di Einstein, ci rivolgiamo ai cittadini dei territori orvietani, a chi vi lavora ed agli amministratori pubblici,

Leggiamo praticamente ogni esponente di spicco della comunità parlare di “puntare sull’innovazione” eppure a giudicare l’operato delle forze politiche e dei singoli nell’innovazione non si investe, non se ne sostiene la base culturale che è fatta in larghissima parte di studi tecnici e scientifici, non se ne alimenta la condivisione.

Eppure le eccellenze non mancano come non mancano le occasioni e, tolta l’apposizione della targa stradale dedicata all’innovazione nei pressi di un campus privato che alimenta un programma di studio attraverso strumenti informatici, nulla si muove. Continua a leggere Lettera aperta per non perdere il treno dell’innovazione

Sostenere la cultura scientifica

Orvieto città d’arte e fede… sicuramente ma non solo questo.

Orvieto ha un festival della scienza che tra gli addetti ai lavori è molto apprezzato, ha avuto ed ha eventi orientati alla tecnologia ed all’informatica, all’economia, al diritto ed a singole specializzazioni della cultura scientifica.

Il M5S Orvieto ha proposto di evidenziare anche queste peculiarità promuovendo la formazione, il pensiero e  la cultura logico scientifica Continua a leggere Sostenere la cultura scientifica

Sviluppo e Marketing territoriale Bardano: Interrogazione all’Assessore

Oggi la capogruppo del M5S Orvieto, Lucia Vergaglia, è ancora a Bruxelles per il primo European Cluster Conference i cui lavori puntano a stimolare la crescita delle PMI, il rinnovamento industriale e il cambiamento strutturale locale attraverso politiche per i cluster.

innovation europeUna proposta pentastellata, proattiva per una strategia di sviluppo a costo zero, orientata a far da piattaforma per un cluster nella zona di Bardano (precisamente Fontanelle di Bardano), è stata malamente, a dir poco, respinta dalla maggioranza comunale che sostiene Germani e la sua giunta. Peccato, avremmo voluto presentare il dossier forte di un’accordo bipartisan agli eurodeputati in commissione e, ove possibile, agli stakeholder presenti in conferenza ed agli europrogettisti della Commissione.

La reputiamo, ovviamente, un’occasione persa, e ci chiediamo ancora il motivo delle risposte saccenti e provocatorie che hanno fatto da corollario al voto in Consiglio il 6 ottobre scorso.

futuro passato presenteVogliamo credere che la giunta Germani debba avere un piano, un’idea, una visione od addirittura un progetto già pronto molto migliore del nostro, volto far riprendere a costo zero quell’insediamento ed a riportare la centralità dello sviluppo ad Orvieto; inoltre vogliamo sperare che le forze politiche che la sostengono, come ad esempio la lista Gnagnarini, abbiano più contatti, occasioni ed opportunità di lavorare ad alto livello delle nostre visto che prima ci hanno derisi e poi hanno promesso soluzioni addirittura fantascientifiche sui vari social network. Se così fosse non avremo problemi a sostenerli, se così non fosse è dovere di chi è minoranza stimolare prima ed eventualmente informare e denunciare.

Per questo abbiamo depositato formale interrogazione a risposta scritta all’Assessore responsabile di sviluppo economico e marketing territoriale, dott.ssa Vincenzina Anna Maria Martino ed attendiamo fiducisi una sua cortese risposta con dei fatti e delle cifre, delle analisi realistiche, un programma da seguire e soprattutto la direzione politica, la visione, con cui ci dovremo confrontare e che, se valida, come già detto non esiteremo a sostenere.

Però ribadiamo: adesso occorrono fatti, non annunci. Continua a leggere Sviluppo e Marketing territoriale Bardano: Interrogazione all’Assessore

Smentita su Bardano

Il gruppo consiliare del M5S Orvieto intende precisare la questione del “Centro del Made in Italy” di Bardano SMENTENDO che si sia trattata della semplice richiesta dell’apposizione di “pietre miliari” come ha titolato parte della stampa locale.

La nostra proposta era relativa al pubblico riconoscimento dell’area industriale di Bardano quale centro del Made in Italy  impegnava testualmente: « l’assessore alle politiche di Marketing Territoriale a proporre al Consiglio Comunale, in forma di linee guida progettuali, tutte le politiche d’attrazione imprenditoriale, dei capitali di sviluppo e di accesso ai finanziamenti atti a portare nuove imprese ad investire nel “Centro del Made in Italy” entro 30 giorni dall’approvazione della mozione e che queste dovranno contenere proposte per una nuova denominazione dell’area produttiva tale da renderla identificabile come “Centro del Made in Italy”»

wordle cluster bardano

Il riconoscimento era quindi il primo fondamentale atto consiliare a cui agganciare tutta la serie di potenziali iniziative che potevano contribuire allo sviluppo dell’area industriale di Bardano. Tutti i distretti produttivi concorrono con i loro progetti a finanziamenti comunitari, internazionali, regionali e nazionali e li ottengono in funzione di progettualità valide e sostenibili e c’è una graduatoria: ogni singola richiesta di finanziamento europeo, legge nazionale, contributo di una camera di commercio cinese, patto di filiera o contratto “di rete” sul modello standard di confidustria dove appoggiarsi ad un atto simile, ed ai vantaggi che essa potrebbe portare. Per ora Bardano è una zona industriale come un’altra, senza logistica autostradale, senza un’anima o la visione di cui tutti si amano parlare.

Innovation clusterLo scenario è questo: se fosse stata approvata la mozione avremmo un centro amministrativamente riconosciuto quale punto nodale del Made in Italy, proprio mentre si afferma il nascente mercato delle tecnologie indossabili (wearable), la cui parte elettronica è costruita nelle silicon valley di tutto il mondo, per la cui parte estetica sicuramente i nostri designer, stilisti e le nostre aziende potrebbero fare la parte del leone, come ha dimostrato l’acquisizione di gran parte dell’asset Luxottica da Google Inc. Aggiungiamoci che per il secondo anno di seguito l’orvietanissima Vetrya ha ricevuto il premio dell’innovazione e sta costruendo il suo campus proprio in quelle aree, ed in quel campus si studieranno e svilupperanno le App in gran parte proprio per i dispositivi indossabili si sarebbe potuto lavorare per tentare la via dei finanziamenti per un nascente cluster industriale del wearable: nel Centro del Made in Italy di Bardano avremmo avuto, per esempio, software, design e tessuti Made in Italy e solo l’hardware d’importazione. Lo strumento cluster esiste in quarantotto realtà italiane e solo nel 2013 ha intercettato più di un miliardo e duecento milioni di euro di finanziamento (€ 1.215.480,00), e dato lavoro a decine di migliaia di persone considerando l’indotto, scusate se è poco.

Basterebbe avere avuto solo voglia di lavore guardando al futuro , invece di fare quella politica di piccolo cabotaggio che nel 2014 non si può permettere nemmeno il paesino più isolato, figuriamoci una realtà internazionalmente nota come la nostra. Continua a leggere Smentita su Bardano

La Timeline

In alto a destra, nel ricco menù delle pagine di Orvieto5Stelle è comparsa la voce [Timeline], la sequenza lineare di eventi con le attività dall’inizio del 2014 che vedete in anteprima qui sotto seguite questo [Link]: potete usare il drag per scorrere la sequenza di eventi, selezionare in basso sul calendario le date e scegliere col bottone a sinistra la visualizzazione 2D/3D. La [Timeline] nasce per chi volesse conoscerci per grosse linee e capire cosa abbiamo fatto e  cosa stiamo facendo in questi mesi.

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Non c’è tutto, sarebbe davvero troppa roba, ad esempio non ci sono i “banchetti”, gli incontri al MeetUp, gli incontri e le riunioni con gli altri gruppi tranne le più importanti, non ci sono tutte le iniziative per le quali vi rimandiamo ai social network come www.facebook.com/orvieto5stelle, alla stampa locale o più semplicemente alla nostra sede di Orvieto in Piazza XXIX Marzo n. 23.

Altri approfondimenti qui: www.orvieto5stelle.com/timeline

Candidati smart ed innovatori? Solo chiacchiere

Tutti i candidati a parlare anglofono, infarcendo di termini stranieri come asset, smart, incoming, opendata, marketing od addirittura avanguardisti nelle loro proposte di turismoduepuntozero. Beh… quasi tutti.

qrcodeIl nostro candidato, Lucia Vergaglia, persino quando riceve documentazione con la scritta “cluster Piave” in bella vista di solito la traduce nella lingua dei cittadini, amiamo essere chiari e trasparenti. Cluster Piave diventa “distretto polifunzionale Piave”, assett diventa bene pubblico, incoming diventa turismo e così via.

Però vogliamo andare oltre le parole e guardare ai fatti. Tutti i candidati si sono espressi a parole in favore dell’innovazione, della condivisione in rete delle informazioni, del rendere possibile la connessione ai turisti e più in generale del guardare avanti. In tal senso si parla spesso di codici per i telefonini, i cosiddetti codici QR, o QR code

Sono quei simboli che, visualizzati con le telecamerine dei telefonini degli ultimi anni, con i tablet e con i dispositivi futuri (gli occhiali della società Google-Luxottica ad esempio) possono visualizzare dei contenuti od il collegamento internet d’approfondimento.

Chiaro? Guardiamo ora i manifesti elettorali, sono sicuramente un buon indice della propensione all’innovazione, all’essere “smart” dei nostri candidati e delle liste che li sostengono. Notato niente?

manifesti elettoraliAndate in giro per la città, prendete “santini”, programmi e guardate bene i poster, i manifesti, le grandi “vele” (cioè quelle affissioni mobili su camioncini” e verificate dove sono presenti siti internet istituzionali e QR.

Siti già sono presenti in pochi, c’è una candidata che volendo esagerare o forse memore di quando assegnavano i dettati a scuola, ha ingolfato la parte bassa del suo manifesto non con uno, ma con decine di indirizzi internet.

Decisamente poco Smart e molto burocratico.

Iconico quello di Frizza con i suoi loghi dedicati alle reti sociali ma, ancora una volta, te lo devi scrivere. Innovativo, ma solo se rapportato alle liste “tradizionali” che potrebbero essere benissimo quelle delle amministrative degli anni ’90.

Indovinate invece qual’è l’unico gruppo politico dal manifesto “smart”, semplice, fruibile, completo nelle informazioni e con tanto di QR? Esatto, il M5S.

poster m5s orvieto con il qr

Ai cittadini, come dovrebbe essere per i turisti, tutte le informazioni:

  • Logo del MoVimento e colori legati a quelli del simbolo nazionale
  • Nome del Candidato Sindaco
  • Nomi ed ordine dei candidati al Consiglio Comunale
  • Indirizzo web memorizzabile
  • Qr per la “scansione” immediata

L’innovazione è nei fatti, nelle piccole cose, le chiacchiere lasciamole ai partiti. Altro che marketing, qui bisogna pedalare.