Protezione civile e necessità di fondi

OCCORRE LAVORARE INSIEME PER UNA PROTEZIONE CIVILE CHE POSSA AVERE I MEZZI NECESSARI PROGRAMMANDO  E NON ASPETTANDO LE EMERGENZE.

Il soccorso civile portato avanti dall’insieme delle forze genericamente indicate come “Protezione civile” è una delle funzioni che condividono a vari livelli comuni, regioni e Stato. In questo quadro la regione ne cura in via esclusiva la politica unitaria ed i comuni, o le loro aggregazioni (come ad esempio nella funzione associata Aree Interne dell’Orvietano) danno vita alla vera e propria macchina organizzativa.

In queste settimane si è parlato spesso della necessità della “colonna mobile” regionale, terminologia mutuata dal linguaggio della logistica militare, che viene costituita dalle associazioni locali partecipanti e rappresenta una struttura di intervento complessa e modulare che può contenere strutture per affrontare le più diverse emergenze tra le quali, a titolo di esempio, tutte quelle per l’assistenza alla popolazione, ad esempio con bagni, cisterne, torri faro e tende al dispositivo delle cucine da campo a moduli sanitari che rappresentano durante eventi catastrofici dei veri e propri ospedali di primo e pronto intervento da campo.

La funzione associata del nostro territorio partecipa attivamente ma necessita di materiali e fondi. e troppo spesso nei bilanci comunali si riesce a ritagliare più fondi per la gestione degli interventi e per le emergenze (missione 11, programma 1102) che per l’investimento in sicurezza e prevenzione cioè nel sistema nella sua interezza (missione 11, programma 1101).  La nostra valutazione è che si naviga a vista, mancano finanziamenti pluriennali e fonti “vincolate” destinate a questo comparto. Del resto guardando con attenzione il documento unico di programmazione DUP per il triennio 2018-2020 relativo alla missione 11 nella sua interezza (che vogliamo riportare qui di seguito senza commentare ulteriormente) al lettore il quadro sicuramente sembrerà più chiaro e la nostra posizione meglio comprensibile.

dup 2018-2020 soccorso civile

Inoltre a seguito di questo intervento del Presidente della Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile, Giuliano Santelli, teso a chiedere conto del comportamento delle forze politiche in relazione alle partite di bilancio relative alla Protezione Civile, e della dura reprimenda della ex maggioranza orvietana tesa a zittirlo abbiamo chiarito bene la nostra posizione certamente non punitiva ed il perché delle bocciature piuttosto che la riscrittura di documenti di bilancio come la recente “salvaguardia” fatta di nuovi debiti oppure, appunto, il DUP nell’immagine qui sopra (bocciato dai soli Vergaglia M5S e da una lista civica di minoranza) ed infine ci siamo presi proprio con Santelli l’impegno per incontri diretti atti ad approfondire in campo la questione nei suoi risvolti pratici e per approfondire le conseguenze delle manchevolezze che abbiamo rilevato, sia nel breve che nel lungo periodo.

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Lucia Vergaglia, Capogruppo M5S Orveto

Detto questo le tante modifiche migliorative strutturali che secondo noi mancano le potremo fare con efficacia e giorno per giorno se avremo la maggioranza come Movimento 5 Stelle dal 2019, e dal 2020 in regione Umbria, ora invece i risultati ci sono, ma sono molti di meno a causa soprattutto dei minori spazi che ha la minoranza. Qualcosa riusciamo a fare, ma speriamo sia chiaro che vorremmo aver spazio per fare molto di più, realizzando un programma partecipativo sul lungo periodo ed intervenendo da subito sulle criticità per le quali altri sono sembrati,  in questa consiliatura e nella precedente, avere le mani legate.

Ecco. Questi siamo noi, e non pensiamo di dover chiedere scusa per essere così.