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Conti dormienti: una interrogazione

ABBIAMO INTERROGATO IL SINDACO PER CONOSCERE SE È QUALI INFORMAZIONI ABBIA ACQUISITO DALLE BANCHE SUL TERRITORIO IN RELAZIONE AI “CONTI DORMIENTI ” E SE IL COMUNE SOLLECITERÀ I CITTADINI.
La data di scadenza fissata per tutti i Conti dormienti, polizze, libretti di risparmio, che non vengono più movimentati dal titolare per 10 anni affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel novembre 2008 è fissata per il prossimo novembre. Tutti questi fondi saranno automaticamente trasferiti nelle casse dello Stato.

E non si tratta soltanto dei conti correnti ho dei libretti di risparmio ma è un’intera serie di categorie ed intermediazioni bancarie che sono coinvolte:

  • depositi di denaro;
  • libretti di risparmio;
  • conti correnti bancari e postali;
  • azioni;
  • obbligazioni;
  • certificati di deposito e fondi d’investimento;
  • assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione.

Si tratta di ulteriore ricchezza che dovrebbe essere trattenuta sul territorio, se possibile e se il privato vuole , essere rimessa nell’economia reale. La nostra popolazione, ancora di più che nel resto della regione Umbria, è piuttosto anziana e potrebbe esserci un numero di rapporti di questo genere molto, ma molto, elevato.

Doverosamente chiediamo al primo cittadino della nostra Orvieto se abbia per tempo acquisito informazioni su tale delicata materie e se voglia o possa in qualche modo sollecitare la popolazione a non perdere queste proprie risorse. In ogni caso cogliamo l’occasione per richiamare pubblicamente l’attenzione su questa scadenza che il prossimo novembre potrebbe privarli di beni di loro proprietà diretta oppure ereditaria, soprattutto quest’ultima non è da sottovalutare perché potrebbe essere letteralmente sfuggita di vista a tanti cittadini che verrebbero da novembre letteralmente andare in fumo la possibilità di ottenere indietro quanto depositato, non riscosso oppure investito dai loro cari negli anni passati.

Sfiducia finanziaria

NEL TERRITORIO LA BANCA SALVADANAIO FUNZIONA, LA PROPOSTA DI TITOLI ED OBBLIGAZIONI INVECE NON PIÙ.

Nessuno vuole più il Bond delle banche locali
Nessuno vuole più il Bond delle banche locali

Fummo i primi a denunciare i problemi che poi sono diventati i critici della Cassa di Risparmio e della Fondazione c r o di Orvieto. Subito dopo le nostre interrogazioni nacquero i comitati dei risparmiatori ed una importante attenzione politica e pubblica sull’operato e sulle prospettive bancarie locali soprattutto in vista con la fusione della banca con la Popolare di Bari.

Non ci sorprende quindi il clima di sfiducia che si è creato intorno agli strumenti finanziari che sono stati messi ormai molte volte sotto la lente d’ingrandimento. Occupandoci di territorio avevamo avuto il sentore della entrata in crisi di un sistema ma onestamente non pensavamo a numeri così importanti, da vera e propria crisi, che dovrebbero far allarmare imprenditori e amministratori locali.

Vogliamo ricordarlo che la raccolta in termini di quote obbligazionarie fatta proprio per la Popolare di Bari da parte di Cassa di Risparmio di Orvieto rappresenta multiplo del nostro bilancio cittadino? Vogliamo ricordarlo i soldi investiti in quelle quote si sono rivelati illiquidi e non immediatamente recuperabili neanche accettando non il mancato guadagno in termini di interesse, ma addirittura rinunciando a parte del valore?

C’era ovviamente da aspettarsi una tale perdita opportunità per il mercato di credito e Finanza oltre che un possibile problema adesso per l’accesso al credito da parte di chi volesse investire in attività produttive ed imprenditoriali.

Personalmente come consigliere comunale e come avvocato trovo più che opportuno che un sistema bancario territoriale possa affermarsi soprattutto nella tutela del risparmio piuttosto che con l’offerta finanziaria e men che meno a sportello fatta ad una utenza che non è professionalmente investitrice. Il territorio ha bisogno di una barca di riferimento, che sappia stare sul mercato, ma che non si sbilanci sul terreno che proprio di altri tipi di istituzioni finanziarie, soprattutto se gode di una forte reputazione affidabilità ed ha una delle più senior di quella dei propri partner pugliesi, Non dimentichiamo che il territorio orvietano ha un indice di vecchiaia di 2,4 cioè di oltre 2 over 65 per ogni Under 14 è che i depositi bancari, i conti correnti, sono molto utilizzati anche dalle categorie cittadine più avanti con gli anni. Va quindi sostenuta la vocazione a fare da centro di raccolta del risparmio e punto di riferimento dell’economia reale di ogni banca del territorio. Diversa e più attenta valutazione invece per l’attività da banca d’affari che in una epoca di mercati internazionali e globalizzata con prodotti finanziari derivati e strutturati probabilmente richiede professionalità specifiche che nelle banche dei territori è molto più difficile poter raccogliere o addirittura valutare all’atto della presentazione e del colloquio degli eventuali professionisti che si vogliono inserire in organico. Deciderà il governo se tale divisione debba essere nettamente portata avanti ma, per ora, è lo stesso mercato ad avere punito l’attuale impianto. Come amministrazione come politici locali, al netto di qualche iniziativa sul microcredito come quella portata avanti negli anni scorsi con successo dal Movimento 5 Stelle , non possiamo purtroppo sostituirci al sistema bancario a me non inventarci qualcosa di completamente nuovo. In alcuni comuni si stanno tentando monete complementari o addirittura sistemi di blockchain tipo Bitcoin per sostenere l’economia locale. In genere queste iniziative funzionano o in comuni molto grandi ho in territori comprendenti più comuni. Se volete approfondire questi argomenti contattateci sulle pagine social di Orvieto 5 stelle oppure scrivete ad info chiocciola Orvieto 5 stelle. Com.

Orvieto Fuori dall’Euro

Euro. uscire si può.

#Fuoridall’€uro è il progetto politico del MoVimento 5 Stelle per riportare la sovranità monetaria allo stato e potere d’acquisto ai cittadini. Dal 13 dicembre ormai nessuno dice più che uscire dall’euro è impossibile e che la proposta del M5S è contraria al diritto nazionale. Anzi dai giornalisti come Mentana ai più illustri professori di diritto internazionale vengono solo valutazioni positive per l’efficacia del metodo scelto: il deposito di una legge d’iniziativa popolare corredata del numero maggiore di firme possibile.

uscire-euroAnche qui ad Orvieto abbiamo organizzato raccolte firme con i banchetti sotto la Torre del Moro ma dato che ci sono cittadini che non possono raggiungerci abbiamo chiesto ed ottenuto al Comune di poter raccogliere le firme anche presso gli uffici preposti nella casa comunale.

La cosa funziona così: al centro storico in piazza Municipio, presso la sede del Comune di Orvieto, secondo piano, chiedere agli uscieri di proseguire all’ufficio in fondo dopo la sala del Consiglio Comunale e quella delle Quattro Virtù per poter firmare. E’ necessario avere con se un documento valido.

La legge permette anche la presentazione di queste iniziative cono sole 50.000 firma, numero che abbiamo già abbondantemente superato, ma l’obbiettivo politico ed istituzionale è la dimostrazione che i cittadini della pressione dell’Euro davvero non ne possono più. Pertanto ci siamo riproposti di arrivare alla presentazione di maggio con oltre un milione di firme valide per farle pesare nella discussione parlamentare che seguirà.

continua fuori dall'euro
Serve anche la tua firma, se non puoi raggiungerci in sede a Piazza XXIX Marzio 23 in Orvieto, o non puoi incontrarci ai banchetti di raccolta firme, passa pure in Comune e firma nell’istituzione. I cittadini insieme cambiano le cose per davvero.

Informati anche su: http://www.fuoridalleuro.com/

Fuori dall’Euro

Si parte sabato qui ad Orvieto con le iniziative per dare agli Italiani la possibilità di scelta se restare o meno nell’Euro.

Raccolta Firme. Qui ad Orvieto abbiamo depositato la richiesta in Comune per gli spazi sotto i portici tra Corso Cavour e Piazza della Repubblica, per i primi seggi di raccolta firme per la legge d’iniziativa popolare sulla permanenza nell’Euro che non è un semplice referendum consultivo ma lo strumento con cui è davvero possibile uscire dall’Euro. Nei prossimi mesi faremo base a Ciconia, allo Scalo, a Sferracavallo e da marzo 2015 anche nelle frazioni dell’anello esterno di Orvieto (Colonnetta di Prodo, Fontanelle di Bardano, Rocca Ripisena, Sugano, Torre San Severo, Canale) e sosterremo le attività dei comuni limitrofi (Allerona, Ficulle, Fabro, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo ecc…). Inoltre la raccolta continuerà presso la nostra sede (Sportello dei Diritti, Piazza XXIX n.23 – 05018, Orvieto) dove sarà sempre possibile firmare per i prossimi sei mesi.

fuori dall'euroIl M5S è una forza euroscettica non antieuropeista. Siamo una delle forze politiche più attive nel coniugare territori ed Europa e tuttavia veniamo descritti come antieuropeisti come se ce l’avessimo contro i francesi o gli inglesi: non è così!
Abbiamo necessità di poter riguadagnare sovranità monetaria per poter competere con gli altri, per noi l’Euro negli anni si è dimostrata una zavorra da aver liquidato in pochissimi anni conquiste sociali ed industriali ottenute con mezzo secolo di impegno e sacrificio. La libera circolazione in Europa, le istituzioni sovranazionali non sono in discussione, i risultati in termini di comunità l’Europa li ha avuti e li apprezziamo. Questo è il punto: senza l’Euro c’era la Comunità Europea, con l’Euro c’è l’Unione Europea, a noi piace molto il termine “comunità” per quello che rappresentava e dovrebbe rappresentare ancora oggi per degli stati sovrani.

Sabato 13 l’inizio della raccolta referendaria per una legge di iniziativa popolare, un istituto di Democrazia Diretta che è nel DNA del MoVimento: l’iniziativa per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Sarà una legge di livello costituzionale, cioè di pari grado delle nostra Costituzione Repubblicana, e quindi con capacità d’azione sui trattati internazionali. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Ovviamente contiamo di raccoglierne molte di più e, così, invieremo un segnale chiaro : non è soltanto il M5S a chiedere il referendum per l’uscita dall’euro, ma i cittadini italiani tutti. Dovranno assumersi la responsabilità politica d’ignorare una tale richiesta, e senza più alibi dove potranno mai candidarsi?

L’obiettivo vero è superare il milione di firme. Una volta depositata la legge di iniziativa popolare, a maggio 2015, i nostri portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Se approvata, la legge costituzionale che indice il referendum, considerati i tempi tecnici, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull’uscita dall’euro con il referendum consultivo.

fuori dall'euro 13 dic

Un processo lungo che permetterà di informare e sensibilizzare le persone che ancora non conoscono a fondo il problema. Nel 1989, non si fece una buona informazione, anzi Prodi disse: “lavoreremo la metà e guadagneremo il doppio”, altri stati hanno fatto scelte diverse e lasciato la libertà sull’Euro ai propri cittadini, come è giusto che sia. Continua a leggere Fuori dall’Euro

Euro, Economia, Imprese e M5S

Sentiamo la necessità di scrivere questa guida “for Dummies”, facile facile per venire incontro alle capacità mentali dimostrate da chi ci vuol far passare per quello che non siamo.

bg_for_dummiesCome MoVimento nasciamo dal basso e dalla “rete”, siamo per nostra natura più vicini alle realtà della piccola e media impresa che alla grande impresa multinazionale od all’ex partecipata statale in cui vigono le regole dei cosiddetti “rapporti industriali” ovvero quella consorteria in cui sindacati e federazioni di potenti decidono il destino dei dipendenti, dell’indotto fatto anche di piccolissimi imprenditori e cooperative, e delle ricadute sul tessuto sociale di un territorio con le sue famiglie, piccole realtà di socialità, associazioni, enti culturali, borghi…

Il fallimento di questo sistema di potere, di logica delle delocalizzazioni, il suo sistema di incentivi e di “ammortizzatori sociali” è da tempo ben radicato nella consapevolezza di tutti noi. Il sistema unico dei media cosidetti mainstream (stampa e sistema radiotelevisivo), sistema che assorbe pacchi di miliardi di euro in termini di finanziamenti pubblici a vario titolo come pubblicità di stato, canoni, finanziamenti alla stampa (quelli per i quali facemmo il V-Day II del 25 Aprile 2008) cerca disperatamente per farci passare per dei sempliciotti anti-europei. Non è contro l’Europa o l’Euro che ce l’abbiamo, ma è l’Europa del Mes e del FIscal Compact che è contro i cittadini, l’Europa che i nostri partiti teconocrati hanno voluto e votato.

Spiacente che da quella parte non ci abbiate capito nulla. In programma Europeo avremo la rinegoziazione del debito e la gestione del cambio (Euro a due velocità per tutti i paesi dell’Europa del sud) ed abbiamo già portato, in quello delle politiche 2013, il referendum sull’Euro, ovvero il dare la parola ai cittadini.

Siamo espressione dei nostri tempi, del loro arricchirsi a scapito degli altri e del sistema che hanno creato foraggiando i “partiti tradizionali” ed è per questo che parteciperemo (e vinceremo) alle Elezioni Europee nell’interesse dei cittadini ITALIANI!

Semplice, no?

Let’s Funding

Serve una mano, anzi di più.

fundraiserPer farcela in questa competizione elettorale serve tutto l’aiuto possibile, se vi va quindi raggiungeteci ai banchetti, dateci una mano, iscrivetevi su Facebook (http://www.facebook.com/groups/movimento5stelleorvieto/), sul blog di Beppe Grillo (www.beppegrillo.it) ed al MeetUp (http://www.meetup.com/Orvieto-a-cinque-stelle/).

Abbiamo anche una rilevantissima necessità economica per cui, se volete, dateci una mano. Per Voi sono (pochi) euro, per noi sono benzina per andare a portare le Vostre necessità nei palazzi del potere. Fate quindi una piccola donazione con  Kapipal (http://www.kapipal.com/4ee8ca1a09ce48d1b0a7fec5c29ad51e), e fatela presto che il tempo stringe