➡️ É il 2 aprile è la Giornata Della Consapevolezza sull’autismo. Molto probabilmente nel vostro comune Il sindaco farà illuminare di blu i monumenti oppure anche la casa comunale.
➡️ Sono molte le segnalazioni dei genitori che hanno figli con questo tipo di patologia è che pur avendo il diritto anzi il dovere di uscire di casa con i propri piccoli si sono trovati di fronte delle vere e proprie aggressioni verbali da parte degli altri cittadini ignari delle necessità che ha chi soffre questa condanna. Tra queste c’è anche, In molti casi, quella di dover uscire per prevenire comportamenti autolesionistici da parte dei minori.
Il 17 marzo 1861 è la data che sancisce formalmente l’unità d’Italia e dal 2012 è stata istituita la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” e mai come oggi ci sentiamo più uniti intorno questi simboli vivi e viventi del nostro essere comunità. In ogni città risultano le parole dell’inno, dai balconi sventolano le bandiere e qui ad Orvieto, che da consigliere comunale, ho potuto avere l’onore di “Città per la Costituzione” in questa giornata in molti di noi leggeranno i passi dai balconi e sui social.
La bandiera italiana sventola dai balconi ad Orvieto città per la Costituzione
e quindi rilancio con al Clodio le parole del nostro presidente del consiglio Giuseppe Conte che richiamano tutti noi ad essere soprattutto in questo giorno ed in questi tempi difficili
Uniti, responsabili, coraggiosi.
«159 anni fa veniva proclamata l’Unità d’Italia. Da allora il nostro Paese ha affrontato mille difficoltà, guerre mondiali, il regime fascista. Ma gli italiani, con orgoglio e determinazione, hanno sempre saputo rialzarsi e ripartire. A testa alta.
Oggi stiamo affrontando una nuova prova. Difficilissima. Sono tanti gli italiani che in queste ore versano lacrime per la perdita di un familiare, che vivono l’angoscia di un ricovero, che soffrono per la lontananza dei propri cari, per la chiusura della propria attività commerciale, per l’incertezza del futuro. Ebbene, che tutti sappiano che lo Stato è al loro fianco, non li lascerà soli. Lo Stato non è solo strutture e istituzioni. Lo Stato siamo noi: 60 milioni di cittadini che lottano insieme, con forza e coraggio, per sconfiggere questo nemico invisibile.
Sulla didattica a distanza è intervenuto il Ministero con alcune indicazioni contenute nella nota n. 279 dell’08 marzo 2020
La riassumo in breve: bisogna evitare di fare didattica limitandosi a dare i compiti da fare a casa ed invece bisogna prediligere altre modalità di presenza diffusa della istituzione scolastica (registrazione e trasmissione on-line delle lezioni, utilizzo di piattaforme specifiche). Concordo pienamente con questa impostazione e voglio chiedere a mia volta che si dia seguito a queste richieste e quindi a mantenere la continuità del rapporto tra insegnanti e studenti, che tuttavia non deve essere una semplice replica delle attività della classe ma può e, secondo La sottoscritta, deve fare tesoro degli innovativi strumenti messi a disposizione per il lavoro in condivisione e, perché no, cogliere questa infausta occasione per metterci alla prova e sperimentare anche formule di didattica innovativa. Dando al tempo stesso una dimostrazione di rigore istituzionale esemplare ma anche di coraggio e volontà di progresso. E di questo sicuramente ne parleremo molto nei prossimi giorni.
Riporto qui di seguito il testo della circolare inviata dal ministero.
“Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza.
In ogni regione c’è un sistema elettorale diverso, infatti le regioni possono organizzarsi in modo autonomo. In Umbria si vota con il cosiddetto Umbricellum.
E quindi per votare occorre avere presente tre cose.
Documenti a posto. Come sempre è necessario avere i documenti in ordine e quindi portarli con sé: sono necessari la tessera elettorale ed un documento d’identità. Gli uffici comunali durante il periodo elettorale sono aperti anche il sabato e la domenica, proprio per fornire chiarimenti ed eventuali duplicati dei documenti.
Dove mettere la x?
Uno degli errori e cause di annullamento del voto più comuni è quello di barrare con la X tutto il blocco della scheda dove ci sono i propri candidati. Infatti è vietato coprire con la X più di un simbolo. Per non fare confusione consiglio di mettere la X del voto direttamente sul simbolo del proprio candidato e solo su quello, mi raccomando.
Le Preferenze.
Per decidere chi tra i tanti candidati dello stesso gruppo politico potranno entrare regione Umbria bisogna scrivere il loro nome a fianco al simbolo con cui si presentano. Nel mio caso va scritto Vergaglia a fianco al simbolo del MoVimento 5 Stelle su cui andrà messa la X del voto. Sotto è possibile aggiungere un secondo nome ma per la parità di genere dovrà essere dell’altro sesso e della stessa forza politica. Non è obbligatorio mettere il secondo nome ma se qualcuno vi ha particolarmente colpito fatelo. La seconda preferenza viene annullata per caso sia dello stesso genere.
Molto spesso si decide all’ultimo minuto ma perché i documenti è bene organizzarsi prima. Detto questo non mi resta che augurarvi buon voto ed una buona giornata.
Oggi i giornali cominciano a pubblicare le risposte alle 5 domande fatte da “La Nazione” ai candidati della Regione. Rispondono ovviamente i candidati alla presidenza regionale attraverso i consueti canali della stampa quindi per noi risponderà Vincenzo Bianconi.
Tuttavia abbiamo giocosamente riportato dal blog le stesse domande alla candidata M5S Lucia Vergaglia chiedendole cosa avrebbe detto al loro posto.
Gli under 23 si avvicinano a queste elezioni regionali in Umbria circondati dai faccioni nelle strade e fuori da scuole ed università, con Instagram invasa dai selfie dei politici nei posti più assurdi a cominciare da feste di piazza e sagre di paese. Tra quelle facce sui cartelloni c’è anche la mia, che noia.
Ognuno di loro con il suo slogan con parole d’ordine che parlano di dinamicità e di energia. Ma dove? Nel 90 forse…
E poi la domanda delle domande: che hanno fatto questi signori per me e che ne sanno di essere e vivere come uno della mia età?
Ahi… Ci manca solo che qualcuno risponda “Guarda che sono stato giovane anch’io” oppure scambi per millennials la generazione successiva. No signori non è così che si fa. La verità è che ognuno conosce la sua epoca ed inquadra in quel modo qualsiasi cosa venga dopo. Tuttavia siamo in gioco ed a Voi, proprio a Voi, tocca votare per la Regione che si occupa guarda un po’ di tante cose che riguardano anche coloro che sono nati dopo il 2000. Le scuole superiori e l’università per esempio, oppure l’impiantistica di grandi dimensioni, la politica energetica e quindi climatica, tanti ambiti delle questioni che riguardano le iniziative per il lavoro e per la formazione, anche per l’alta formazione. I fondi per lo spettacolo e per la musica. E la cosiddetta aggregazione giovanile. Le biblioteche ed il sistema museale che sono fermi ad un passato lontano mentre in altre regioni parlano i linguaggi del contemporaneo ed anticipano quelli prossimi venturi. Sul piano sanitario c’è la questione delle vecchie e nuove dipendenze ed infine c’è la questione delle opportunità di impegno civico, sociale e culturale per chi volesse. Io già nel mio territorio ho voluto portare avanti molte di queste iniziative.
In Umbria domenica 27 ottobre si andrà al voto per eleggere il nuovo presidente e la nuova assemblea legislativa regionale. La nostra Lucia Vergaglia ci spiega in questo video la sua partecipazione a questo confronto democratico.
Si fa un gran parlare di meritocrazia e di come si dovrebbero selezionare le classi dirigenti, cioè quelle persone che nella politica, nelle istituzioni, nelle imprese e nelle realtà sociali solo chiamate ad adempiere dei ruoli guida assumendosi responsabilità non comuni. Accadrà anche tra pochi giorni con l’avvicinarsi delle elezioni regionali in Umbria.
In questo senso il MoVimento 5 Stelle a provato sempre a creare le condizioni per le quali qualunque cittadino voglia tentare questa strada possa candidarsi e venire scelto in funzione di quelli che sono i propri meriti e le proprie competenze. Anche se sappiamo bene che nella situazione intervengono altre caratteristiche come dei singoli come ad esempio la popolarità mediatica dei candidati uscenti o di coloro che siedono ancora sulla poltrona oppure le caratteristiche del territorio di estrazione che può essere più popoloso come Perugia meno popoloso come appunto Orvieto.
Tra i candidati del M5S Lucia Vergaglia, durante le Regionarie, era in prima posizione proprio perché le candidature erano disposte secondo un sistema chiamato criterio dei meriti, che gli iscritti al MoVimento conoscono benissimo, ma adesso alle elezioni non votano soltanto gli iscritti a 5 stelle quindi perché dovrebbero scegliere Lucia Vergaglia? Domandiamo a lei.
Orvieto. Commemorazione per Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, morti nella sparatoria nella questura del capoluogo friulano lo scorso 4 ottobre, e per non dimenticare nessuno dei caduti in servizio.
Ieri sera c’è stato un momento in cui tutta una città si è stretta intorno alle forze dell’ordine in memoria di 2 vittime che hanno rappresentato tutti i caduti nell’adempimento del proprio dovere al servizio della comunità, dei cittadini, di tutti noi. Le parole sentite della promotrice, la preghiera ed il pensiero del comandante. L’inno cantato a bassa voce, il “silenzio” ed infine un applauso e le sirene. Tutte le divise erano presenti ed anche tanti cittadini e rappresentanti della comunità.
Insieme.
Ed una parola, una sola parola per chi adempie il proprio dovere: “Grazie”.
Una delle novità più interessanti e che nella patto civico PD M5S che sostiene Vincenzo Bianconi alla presidenza della Regione Umbria c’è anche la pentastellata Lucia Vergaglia, famosa anche per aver impedito Il ribaltone al comune di Orvieto, arginando così le iniziative della Lega e del centro-destra.
Alla negazione della libertà, e perfino della possibilità della libertà, corrisponde la concessione di libertà atte a rafforzare la repressione. H. Marcuse