Lo sfidante al Sindaco uscente, Giuseppe Germani (PD), risponde alle 5 domande a 5 Stelle e, come già fatto per Concina, doverosamente riportiamo le risposte ai nostri attivisti, ai lettori ed agli iscritti a MeetUp e MoVimento in vista del prossimo voto di ballottaggio.

(M5S) Acqua Pubblica: il candidato, e la propria giunta, in ordine al risultato referendario, come programma di ottemperare alla espressa volontà popolare di ritorno all’acqua pubblica?
(Germani) La cosiddetta privatizzazione era disciplinata da una legge dello Stato e fu, a fine anni ’90, un processo ineludibile. Ora, non solo la volontà popolare espressa dal referendum va rispettata, ma è nostra convinzione che oggi ci siano le condizioni per poter ritornare a soluzioni “in house” che garantiscano un buon servizio ad un prezzo adeguato. Ci lavoreremo, perché siamo convinti della validità di questa azione.
(M5S) Ambiente: il candidato, e la propria giunta, in ordine alla spinosa questione rifiuti in cui entreranno presto le ATI intende adottare spingere verso la nota strategia “Rifiuti Zero” o rifugiarsi dietro vincoli normativi e di competenza nell’attesa che si manifestino “emergenze” e che ci giungano conferimenti extraterritoriali?
(Germani) Sulla questione dei rifiuti ci siamo espressi in maniera inequivocabile: no al terzo calanco. Il che significa però una totale revisione della raccolta differenziata con lo scopo di ridurre al minimo il conferimento in discarica. La collettività dovrà collaborare altrimenti è un obiettivo che non si potrà raggiungere. Noi avvieremo una forte azione di informazione e di educazione: la cittadinanza dovrà però rispondere positivamente. Questo, come molti altri, è un obiettivo che si può raggiungere solo con una diffusa cultura di condivisione.
(M5S) Sviluppo: il candidato, e la propria giunta, in ordine ai paventati lavori pubblici per impegnare “maestranze locali”, tema elettoralmente molto usato, può garantire sicurezza idrogeologica e stop al consumo di suolo?
(Germani) Sicurezza idrogeologica e consumo di suolo sono due concetti che vanno di pari passo in un discorso integrato qual è quello del Progetto delle Aree interne e del Contratto di fiume, scritto a chiare lettere nel nostro programma elettorale: “si tratta di una piattaforma decisionale innovativa per uscire dalla cultura del rischio e dell’emergenza e favorire quella della progettualità e della prevenzione”. Anche del consumo del suolo abbiamo parlato nel nostro programma: “lavoreremo nella prospettiva di una Città verde che smetta di consumare suolo e che lavori ad una imponente riqualificazione del costruito, perseguendo alti standard di efficienza energetica”. Su questo siamo irremovibili, perché tra l’altro rappresenta la base su cui poter costruire il processo di sviluppo del turismo: noi possiamo vendere il “prodotto Orvieto” solo se esso si inserisce in un contesto di tutela del territorio.
(M5S) Trasporti: il candidato, e la propria giunta, può articolare una risposta del comune in termini di mobilità pubblica o preferisce rispondere che treni (le cui corse sono acquistate dalla Regione), autobus (Umbria Mobilità ed altri) e viabilità (provinciale e grandi lavori come la trasformazione di E-45 in Orte Mestre) non sono di propria responsabilità?
(Germani) Considero la mobilità pubblica uno dei servizi essenziali dello Stato, al pari della sanità, della giustizia, della sicurezza, dell’istruzione. Purtroppo si è sviluppato un concetto fuorviante quando gli enti pubblici gestori del trasporto sono stati trasformati in società per azioni: questo è stato fatto con una legge dello Stato. Si è introdotto il concetto che l’azienda deve fare utili di bilancio mentre il cosiddetto servizio universale deve essere a carico dello Stato o delle Regioni, ciò il servizio di pubblica utilità che non avrebbe mai fatto utili perché non legato a logiche remunerative ma di socialità. Stato e Regioni gradualmente hanno ridotto il proprio impegno sul settore dei trasporti e il risultato che abbiamo non ha bisogno di commenti. Noi un esempio ce lo abbiamo davanti casa: i treni Alta Velocità legati a logiche di mercato e altamente redditizi viaggiano perfettamente, con materiale nuovo, tecnologicamente avanzato, confortevole, mentre i treni locali sono in ritardo, sono vecchi e sporchi.
Tecnicamente il Comune può far poco, piaccia o no il sistema è legato a meccanismi di competenza; però “politicamente”, mi si passi il termine, qualcosa si può fare. Per esempio, si possono fare proposte: ho proposto un collegamento veloce Perugia-Roma via Terontola per sopperire alla prossima soppressione di Intercity e ho trovato consenso da parte di tutti i Sindaci e degli Assessori dei territori municipali e regionali interessati; si può chiedere legittimamente di stare al tavolo delle decisioni per quanto riguarda i treni regionali, il cui acquisto deve avvenire presente il Sindaco del territorio interessato; si può istituire, cosa che farò se eletto Sindaco, una consulta permanente, non occasionale per le emergenze, con i rappresentanti dei pendolari e delle istituzioni dell’area vasta che utilizzano la stazione di Orvieto. Si possono monitorare le esigenze e programmare gli interventi, che è cosa ben diversa dal correre all’ultimo momento per rattoppare i danni di decisioni già prese: è la stessa differenza che passa tra gestire gli eventi e subirli. Questo vale anche per la mobilità comunale ed extra del trasporto su gomma.
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