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A 40 anni dalla sua morte Gianni Rodari è più vivo che mai.

Di Lucia Vergaglia, consigliere di amministrazione del centro studi Gianni Rodari di Orvieto.

In tanti oggi proveranno a commemorare Gianni Rodari, uno degli autori italiani più tradotti al mondo, in questo anniversario della sua morte avvenuta il 14 aprile 1980. Da promotrice della riapertura della centro studi di Orvieto a lui dedicato invece voglio fare il contrario e ricordare che ancora vive.

Centro studi Gianni Rodari di Orvieto
Centro studi Gianni Rodari di Orvieto

Sissignori Gianni Rodari vive, vive nelle storie che ha raccontato, vive nelle lezioni che ci ha lasciato, vive negli occhi di chi lo legge e racconta di lui, dei suoi pensieri e dei suoi personaggi. Vive e rende vive le librerie che oggi riapriranno dopo il lungo fermo dovuto alla pandemia del coronavirus, e non solo negli spazi dedicati ai ragazzi. Vive tra gli insegnanti che gli dedicheranno moltissime delle lezioni che ancora tengono a distanza con gli studenti. Vive nelle filastrocche e nelle canzoni, nelle ninne nanne ed ogni volta che qualcuno adopera la parola fantasia.

Orvieto assente nel panorama librario ed editotiale

E CHE VE LO DICIAMO A FARE? A FRONTE DI TANTE CHIACCHIERE SULL’IMPEGNO SUL FRONTE CULTURALE SIAMO ANCORA FERMI AL PALO.

Questo elenco qui di seguito contiene le manifestazioni dell’universo editoriale annunciate ed in via di organizzazione per questo 2019. Subito dopo verrà il 2020 che, vale la pena ricordarlo, è Il centenario della nascita di Gianni Rodari , il quarantennale dalla sua morte ed i 50 anni del suo premio Andersen e la nostra Orvieto è la sede della collezione Rodari e dal centro studi dedicato all’autore che però sono scandalosamente chiusi e per i quali non è stato avviato alcun processo di rivitalizzazione nonostante l’unanime pronunciamento del Consiglio Comunale, le proposte ed i progetti depositati, l’attività di sensibilizzazione portata avanti dalla nostra portavoce Lucia Vergaglia e lo scandalo della denuncia Nazionale portata avanti dal Fatto quotidiano e da molti giornalisti del territorio, nel silenzio della provincia di Terni e della Regione Umbria.

Insomma nonostante i grandi proclami il processo culturale che potrebbe porre Orvieto tra le capitali italiane ed occidentali resta fermo al palo per mancanza della volontà politica rappresentata dagli attuali esponenti; dopo i 5 anni precedenti che avevano rappresentato una picchiata, un tonfo, ci si aspettava un inversione di rotta che invece non c’è stata.

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Progetto Rodari

IL TENTATIVO DI RILANCIO DEL CENTRO STUDI GIANNI RODARI È STATO FERMATO SENZA MOTIVO DALLA AMMINISTRAZIONE. NOI PERÒ NON CI ARRENDIAMO.

Abbiamo depositato proposta di rilancio non limitata ad Orvieto ma nazionale della figura di uno degli autori più amati d’Italia è più tradotti con le sue decine di pubblicazioni distribuite sui 5 continenti. Un personaggio che non si è fatto forte del suo essere italiano ma piuttosto ha reso un grande servizio al nostro paese diventando un punto di riferimento della pedagogia e della letteratura per l’infanzia internazionale. Si può ben dire che in questi anni una parte dell’educazione delle nuove generazioni è stata arricchita dei testi di Gianni Rodari e questo aggiunge valore all’Italia ed all’Europa. Il minimo che potremmo fare e che dovremmo fare e rilanciare il Centro studi a lui dedicato ad Orvieto e ricordarlo nel 2020 nel periodo del Centenario della sua nascita, dei 40 anni dalla sua morte e dei 50 anni dal premio Andersen per la letteratura per l’infanzia.

Forse abbiamo ecceduto in ottimismo provando a coinvolgere un’amministrazione che si è rivelata limitata e non volenterosa in un progetto dal respiro troppo ampio per gli orizzonti di Germani e company. Se avremo la possibilità faremo dal 2019 di questo limite un vantaggio

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Contro Rodari ancora fermo con le 4 frecce

– IL SALONE DEL LIBRO SENZA IL CENTRO RODARI –

Sta davvero diventando un problema annoso e noioso questo dell’impossibilità di rendere operativo un bene della città, anzi un motore culturale di quelli veri che non hanno bisogno di presentazioni.

“Sembra quasi che approvare il rilancio del Centro, lasciarmi l’incarico e poi fare di tutto per impaludare sia una strategia Pd da rivendersi alle prossime elezioni. Se fosse vero devono nascondersi dalla vergogna e pagare il danno che fanno alla città.” Lucia Vergaglia

Invece per il famoso Centro Studi Gianni Rodari ancora impasse e false partenze incomprensibili o, ad essere maligni, strumentali a qualche scopo di propaganda politica (mettere in difficoltà il M5S e la portavoce Lucia Vergaglia impedendole di lavorare) o peggio ancora un semplice interesse all’immobile per metterci un ristorantino od un bar con la solita coop a gestirlo. Non ultima la, a nostro avviso strumentale, convocazione della II Commissione per preparare i Consigli Comunali al posto della prima che è titolata a farlo ma al tempo stesso è costituita in Osservatorio per il rilancio del Centro Rodari. Una mossa tattica da per prendere tempo ed arrivare all’estate. Continua a leggere Contro Rodari ancora fermo con le 4 frecce

Lucia Vergaglia sul mancato rilancio del Centro Studi Gianni Rodari

GUASTAFESTE SENZA UNA FESTA

Sono stata intervistata qualche giorno fa da Alex Corlazzoli​, giornalista del ” Il Fatto Quotidiano​ il quale con accuratezza mi ha posto alcune domande mirate a conoscere le condizioni attuali del Centro Studi Rodari di Orvieto. Un colloquio attento che ha spaziato su diversi profili.
Leggendo quest’articolo emerge in maniera desolante la delusione, ma soprattutto lo scoramento delle eredi del Maestro le quali essendo le depositarie dell’immenso patrimonio culturale giustamente trovano offensiva la trascuratezza nei confronti di un’istituzione di cui sono fondatrici insieme al Comune di Orvieto. La reprimenda purtroppo ci sta tutta.
E’ ciò che ho pensato anch’io quando ho letto il voluminoso DUP discusso nell’ultima seduta del Consiglio.
Infatti solo ad un esame minuzioso del testo si potevano recuperare le misere 5 righe dedicate alle prospettive programmate per il Centro Studi: parole zeppe di contraddizioni ed inesattezze che denotano una significativa superficialità se non addirittura ignoranza dei fatti. Ovviamente l’elemento più aberrante resta la prevedibile dimenticanza del noto credito che da Statuto costitutivo il Centro Studi Rodari vanta per un importo determinato ed annuale e che non viene ottemperato da più di cinque anni.
Il numero cinque ricorre anche nelle “chiacchiere da caffè” del sindaco Germani che in diverse circostanze, anche in mia mia presenza, allorquando si attribuisce il merito di aver stanziato ben cinquemila euro.

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Centro e Premio Gianni Rodari

Da troppi anni trascurati e quasi dimenticati il prestigioso “Premio alla fantasia Gianni Rodari – Città di Orvieto” e l’omonimo Centro Studi, di cui è socio fondatore il nostro Comune, tornano all’attenzione in un atto di indirizzo politico che ne chiede il rilancio nel 36 anniversario dalla morte del grandissimo, indimenticato, scrittore che ci lasciò il 14 di aprile del 1980.

rodari 1Con l’ultimo omaggio nel ciclo di iniziative “La Testa per pensare” nel 2010 sono stati annunciati grandi cambiamenti dall’allora assessore Cristina Calcagni, da poco insediata; si parlava di digitalizzazione e diffusione dell’immenso archivio con un’apertura alla cittadinanza, tuttavia nulla di concreto sembra essere successo. Nessuna traccia misurabile di iniziative e, incredibilmente, persino il sito internet del Centro Studi “centrostudirodariorvieto.it” è stato lasciato inutilmente scadere perdendo i collegamenti che puntavano verso quell’archivio informatico attraverso i motori di ricerca ed il web. Un vero peccato questa mancanza di cura delle cose cittadine, l’ennesimo spreco considerato che un nome di dominio, cioè l’indirizzo web del Centro Studi, rappresenta un bene immateriale dal valore elevato ma dal costo limitatissimo, ad un cittadino costerebbe soltanto un pugno Euro all’anno. Continua a leggere Centro e Premio Gianni Rodari