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Uscire dalla maggioranza?

Quando ci dicono “uscite dalla maggioranza” io li capisco, capisco la rabbia, capisco la delusione di vedere la possibilità di fare e subito dopo vedere Draghi arrivare.

Però se usciamo poi salutate il reddito di cittadinanza, restituite i soldi del superbonus, del reddito di emergenza, dite bye bye all’assegno unico… perchè questi stano costantemente a tentare di far saltare qualsiasi cosa abbiamo fatto.

Respinto il tentato blitz della Lega per cancellare il RdC
Respinto il tentato blitz della Lega per cancellare il RdC

Intendiamoci: se usciamo e ci mettiamo come Salvini in “modalità campagna elettorale permanente” diventiamo in meno di due mesi il primo partito.

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Amministrative 2019. Sintesi

AL VOTO CIRCA LA METÀ DEI COMUNI ITALIANI. QUESTO IL QUADRO DI RIFERIMENTO.

Complessivamente, considerando tutte le regioni, i numeri della consultazione elettorale sono i seguenti:

  • comuni al voto: 3.843 su 7.914 comuni italiani (48,6%)
  • appartenenti a regioni a statuto ordinario: 3.657su 3.843 (95,2%)
  • appartenenti a regioni a statuto speciale: 186 su 3.843 (4,8%)
  • comuni superiori (*): 238 su 3.843 (6,2%)
  • comuni inferiori (*): 3.605 su 3.843 (93,8%)
  • capoluoghi di provincia: 30 (di cui 6 capoluoghi di regione)
  • sindaci eletti al primo turno: 3.658 su 3.843 (95,2%)
  • comuni al ballottaggio: 141 su 3.843 (3,7%)
  • comuni con elezioni non valide: 13
  • comuni con elezioni posticipate: 31

La sintesi di Lucia Vergaglia

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Vergaglia. A Salvini serve Orvieto per prendere Roma

IL COUNTDOWN SEGNA -8 AL BALLOTTAGGIO E IL CAPO DELLA LEGA ARRIVA AD ORVIETO CON LA SUA AGENDA POLITICA ED AMBIENTALE

Salvini la settimana prossima ad Orvieto?

Bene. Anzi malissimo.
Salvini è dichiaratamente pro inceneritori ed ogni giorno attacca la giunta Raggi sulla spazzatura.
I suoi senatori Arrigoni e soprattutto Candiani conoscono bene le potenzialità del nostro impianto di Le Crete attuali e future ed hanno incontrato i gestori della struttura diverse volte tra gennaio 2016 e febbraio 2019.
Orvieto a questo punto diventa strategica per puntare alla capitale Roma potendo offrire la soluzione ad uno dei problemi più sentiti dai cittadini romani e cioè la chiusura del ciclo dei rifiuti, tuttavia a scapito degli orvietani.

Io personalmente mi sono battuta (anche contro il mio stesso Movimento) per non trasformare Orvieto in una dependance di Roma e sapete cosa mi è successo.
Cari signori della stampa per favore verificate Voi. Informateci se davvero Salvini sarà qui giovedì o venerdì prossimi (non ci sono ancora annunci ufficiali) ed intervistate il “capitano” chiedendo specificamente cosa intende fare la Lega con gli impianti rifiuti Acea di Orvieto.

Le grandi manovre

AD ORVIETO SI COMINCIA A DELINEARE UN QUADRO DI LISTE E PROPOSTE ELETTORALI PER LE AMMINISTRATIVE MA TANT’È CASELLE SONO ANCORA DA RIEMPIRE.

di Silvio Torre.
Cosa succede, Cosa succede in città
C’è qualche cosa, Qualcosa che non va
Guarda lì, guarda là, Che confusione

Questo è l’attacco di una delle canzoni più famose di Vasco Rossi ed è adattissimo per la situazione orvietana. Infatti…

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Orvieto sotto il tiro dei partiti

I DELEGATI DEI PARTITI REGIONALI SI AFFANNANO A CERCARE DI INFILTRARE LE PROPRIE SCELTE NEI PROGRAMMI E NELLE LISTE DELL’AMMINISTRAZIONE CITTADINA ORVIETANA. IN GIOCO C’È LA REGIONE.

È veramente un brutto spettacolo quello nel quale le forze politiche regionali, dichiarando palesemente il loro interesse, stanno gestendo candidature e programmi comunali orvietani per sfruttare una città in chiave elezioni per l’Umbria 2020. Sanità e discarica saranno quindi poste al servizio degli interessi di Perugia innanzitutto e di Terni subito dopo. E va bene che Orvieto deve sentirsi onorata di essere al centro di tanta attenzione ma da qui a sentirsi orgogliosi di avere un mirino puntato addosso ce ne passa.

Perché tra lo scisma del PD ed il chiarimento da parte di Forza Italia che decideranno loro in Regione Umbria chi sarà il candidato locale ed infine l’annuncio da parte della Lega che la campagna elettorale per le regionali deve partire da Orvieto c’è poco da stare allegri visti gli interessi che dalla regione e dai comitati come quello di Terni per la Lega c’è sicuramente tantissimo interesse nell’avere nelle proprie disponibilità un sindaco ed un consiglio comunale “amici” per poter affrontare la tematica dei rifiuti e quella dell’ospedale.

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Due parole sul Governo Conte

DI SOLITO CI CONCENTRIAMO SULLE QUESTIONI TERRITORIALI E CITTADINE MA È GIUSTO ANCHE GUARDARE AL GOVERNO.

Ammettiamolo. Prima della presentazione pubblica dei candidati del uninominale il professor Conte non lo conoscevamo tra noi tranne, per questioni di lavoro, la nostra portavoce a Lucia Vergaglia che collaborava con un collega dello stesso professore, il professor Raffaele Manfrellotti, alla cattedra di diritto pubblico. Ed anche in questo caso si trattava di conoscenze superficiali e legate all’ambito tecnico-scientifico.

Detto questo siamo rimasti tutti piacevolmente sorpresi e colpiti dalla sua capacità di non essere coinvolto in polemiche e dalla silenziosa efficacia del suo modo di gestire le attività di governo. Un governo che nasce su un contratto con dei limiti ben specifici e che avrebbero potuto essere portato avanti, con altre tematiche, con altre forze se la Lega non fosse stata disponibile o se fossero state disponibili per davvero così come avevano segnalato a Roberto Fico nel suo incarico, appena prima che Renzi consegnasse alla rete il suo “altolà dei popcorn”.

Comunque per la parte del contratto che contiene il nostro programma l’attività dei nostri ministri, intendiamo quelli M5S, sta procedendo spedita nonostante il fuoco di fila di una certa stampa che non coglie l’occasione per tentare di mettere in contraddizione ogni singolo capoverso. Se ci fate caso i ministri in quota Lega non subiscono lo stesso trattamento. E quindi ai nostri va il plauso ed il rispetto che si sono guadagnati sul campo.

Prossimamente in particolare che dovremmo avere a che fare direttamente col ministro Bonafede, che vedete qui nella foto a Orvieto durante un comizio con Lucia Vergaglia, per affrontare due questioni importanti che riguardano i presidi di giustizia locali come il Tribunale che fu soppresso durante il periodo in cui amministrava Concina, e poi per una nuova proposta che presenteremo a breve.

Ma torniamo al Governo nella sua interezza. Con il professor Conte ci siamo ritagliati un importante spazio internazionale ed abbiamo sconfigurato l’asse Berlino-Parigi che ci teneva in Scacco da troppo tempo. Ovviamente nessuno ha la bacchetta magica e ci vorrà del tempo per recuperare quel prestigio e quella prosperità che avevamo quando eravamo la quinta potenza economica mondiale con la nostra “liretta” e le aziende “troppo piccole per competere sul piano internazionale”. Tuttavia i passi in avanti sono innegabili e quindi al netto della simpatia personale che pure il professore ti scuote va detto chiaramente che come governo sta perdendo decisamente bene proprio sul piano dove eravamo considerati più deboli perché meno inseriti nella rete di relazioni di quel famoso nuovo ordine mondiale che tanti svantaggi ci ha portato dall’inizio della crisi soprattutto.

Quindi a lui, ed a tutta la squadra, i nostri complimenti e ringraziamenti. Sappiamo che prossimamente potrebbero esserci dei momenti tempestosi ma sappiamo anche che sapranno e sapremo affrontarli insieme Chissà che poi in futuro non ci sarà un Conte bis questa volta monocolore.

Ad Astra.

Non siamo pedine

CONTROCORRENTE: NON NON FACCIAMO INCIUCI SOTTOBANCO –

È stata data notizia che Angelo Lombardozzi, ex candidato negli anni passati a sostegno della Stella in Comune e con anni di lavoro in ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni, si sarebbe messo d’accordo con imprecisati esponenti del M5S per tentare una lista unica con Lega e Movimento. Viene specificato che per la parte locale da mettere in lista in quota MoVimento 5 Stelle sarebbe stato considerato qualcuno di alternativo all’irriducibile Lucia Vergaglia.
Ecco questa è l’unica parte della notizia che possiamo commentare in maniera pertinente, essendo un dato di fatto che la portavoce di Orvieto ha le mani libere e gestisce il rispetto del programma elettorale col quale si è presentata ed è stata eletta, il rapporto col territorio e coi cittadini, con onestà intellettuale e capacità di dialogo ma senza compromessi.
Oltre a questo va però analizzato il contesto che è il seguente: fino ad oggi il MoVimento 5 Stelle non ha mai fatto accordi pre-elettorali con nessuno e non ha presentato liste miste soprattutto con vecchi volponi della politica. Ne consegue che quella dichiarata ai giornalisti da Lombardozzi sembra quasi della propaganda volta a far immaginare agli elettori del ternano, cui Orvieto appartiene come provincia elettorale, che sia inutile sostenere Thomas De Luca del MoVimento 5 Stelle al ballottaggio in quanto i giochi sarebbero già fatti a favore della Lega. Al tempo stesso appare essere un tentativo molto maldestro di self merchandising del quale ci si pone in offerta libera dicendo di avere a disposizione certi nomi e certi contatti, sullo stile di quella vecchia politica che proprio il MoVimento 5 Stelle intende mettere alla porta. In ogni caso per noi è una medaglia al valore quella di essere considerati come un pericolo per chi ha una storia di cambi di casacca ed un approccio politico non votato a temi e programmi ma che invece esordisce sin da subito parlando di nomi, poltrone e sistemi di relazioni.

Aspettiamo comunque smentite o conferme dell’inciucio dai diretti interessati citati per nome da Lombardozzi (cioè Riccetti, Olimpieri e Sacripanti) e nel frattempo, qui di seguito, il commento della portavoce del MoVimento 5 Stelle di Orvieto, l’avvocato Lucia Vergaglia

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«Con una curiosa quanto comprensibile tempistica, dal momento che in questi giorni sono distante da Orvieto, è divenuto di dominio pubblico un bizzarro teorema che compare tra le odierne notizie locali. Pare che si vada formando un esperimento di minestrone politico già visto, anzi molto consueto specialmente al livello locale, che potrebbe comprendere una moltitudine di forze, protagonisti ed esponenti della vita pubblica, politici di lungo corso e astri nascenti presi dalla società civile tra i quali rientrerebbe, a leggere il giornale, una sorta di Movimento 5stelle in versione addomesticata, riveduta e corretta.
Non avendo riscontri personali il mio commento non può che essere che su quanto letto sulla stampa da edicola.
Innanzitutto ritengo che si debba sempre avere rispetto per l’esercizio della democrazia in tutte le sue forme di espressione anche se, da quanto delineato, quello di Lombardozzi si definirebbe un fenomeno preconfezionato a puri fini elettorali con lo scopo di utilizzare simboli e segni distintivi per essere attrattivo di trasversali ed indifferenziati consensi, al netto dei contenuti, e consiglieri eletti per rispondere ad un elettorato e portare avanti un programma da utilizzare invece come pedine.

Ebbene, personalmente ritengo che questo modus operandi oltre ad essere anacronistico sia diametralmente opposto ed in antitesi rispetto alla identità ma soprattutto ai principi cardine che hanno da sempre caratterizzato il MoVimento 5 Stelle e la sua attuale affermazione come forza di governo. Queste le cose ad oggi e, se permettete, ci sono problemi più urgenti da affrontare ed opportunità importanti da cogliere piuttosto che lasciarci distrarre dal gioco della politica “degli scambi delle figurine”, come quelle che vendono in edicola e che i ragazzi a scuola scambiano per completare un proprio personale album. Io non ho quel tipo di esperienza, come ogni ragazza di quegli anni preferivo i vinili dei gruppi Pop.»

Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale della città di Orvieto.